Terni, “Condannati al Volontariato”: 1° festival della cultura in memoria di Giovanni Solinas

Giovedì 21 Aprile, a partire dalle ore 16.30, a Terni presso la sede del CESVOL in via Montefiorino 12, si terrà a cura del gruppo dei Condannati al Volontariato, la presentazione del 1° Festival della Cultura in memoria di Giovanni Solinas, in corso di svolgimento presso la Casa Circondariale di Terni.

L’idea nasce dalla esigenza principale, che un gruppo di persone, appunto i Condannati al Volontariato, coordinati dalla Dott.ssa Francesca Capitani storica operatrice e conoscitrice delle attività di volontariato nella Casa Circondariale di Terni, di consolidare e potenziare le attività a sostegno della funzione rieducativa della pena.

L’idea nasce anche da un evento drammatico e luttuoso avvenuto il 29 luglio del 2015, e cioè il suicidio in carcere di un detenuto, Giovanni Solinas. Da qui la volontà di reagire, di non abbattersi di fronte alle tragedie che si consumano nei “luoghi” della nostra comunità, della nostra città.

Ai temi della pena, della sofferenza, delle debolezze umane, si decide di rispondere con la Cultura. Da qui l’intuizione del Festival della Cultura.

Grazie alla collaborazione del CESVOL, singoli individui e rappresentanti di associazioni hanno partecipato a un corso di formazione professionale della durata di tre mesi suddiviso in 12 incontri. Al corso di formazione sono intervenuti sociologi, psicologi, politologi, la direzione, gli operatori dell’area trattamentale e della sicurezza della Casa Circondariale. Al corso di formazione, che si è concluso nel mese di febbraio con un incontro con i detenuti, hanno partecipato oltre 20 persone che rappresentano oggi il nucleo operativo dei Condannati al Volontariato.

I Condannati al Volontariato, una volta formatisi, hanno attivato dieci laboratori all’interno della Casa Circondariale, i quali spaziano dalle attività di pedagogia teatrale e di poesia, di benessere psico-fisico, di conoscenza e di filosofia, ludico-ricreative fino alle attività volte a risolvere problematiche relative al tema delle affettività familiari.

Alcuni laboratori sono iniziati e terminati, alcuni sono in corso, altri saranno attivati e conclusi entro il 29 luglio 2016, giornata conclusiva del festival, a un anno esatto dalla scomparsa di Giovanni Solinas.

Tutte le attività connesse al Festival vengono svolte dai Condannati al Volontariato a titolo assolutamente gratuito. Fondamentale è la sensibilità, la disponibilità e la collaborazione mostrata da tutto il personale della Casa circondariale di Terni.

Questo lavoro, molto intenso, partecipato, ha richiesto forti motivazioni ed una preparazione professionale non comune, e ha dato vita a un’esperienza cosiddetta di Best Practis, che rappresenta un piccolo ma significativo spaccato delle migliori professionalità esistenti e diffuse nella nostra città e regione.

Il Festival della Cultura – afferma Francesca Capitani – intende perseguire il bene psichico della persona detenuta aprendogli finestre di possibilità che non conosce, combattendo la disperazione e curando la motivazione alla crescita, sostenendo l’autostima ferita dal disagio di sapersi in difetto agli occhi del mondo. Giovanni Solinas – continua Francesca Capitani – sarà il simbolo di questa condizione, ricorderà tutte le persone sofferenti nelle carceri italiane; rappresenterà il bisogno di dignità, di riconoscimento, di scelta. Per non dimenticare i nostri doveri di comunità.

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