Il consigliere comunale Udc, Enrico Melasecche, lancia l’allarme: la Asl 4 potrebbe chiudere e l’ospedale Santa Maria potrebbe essere messo sotto tutela. Insomma, la sanità di Terni finirebbe per essere completamente gestita ed amministrata da Perugia e Foligno.
Melasecche racconta che poche settimane fa, al termine di in un convegno, l’assessore regionale alla Sanità, Tomassoni, alla domanda del consigliere che chiedeva: “Ma la ASL 4 di cui hai evitato persino di parlare nel corso del convegno, che fine fa? La trasferite a Foligno?”, ricevette la seguente risposta: “Ma a Terni volete i servizi o la ASL?”.
Per Melasecche è quindi “chiaro il disegno perverso che anima questa maggioranza, trasferire la ASL 4 ma mettere sotto tutela anche l’Azienda Ospedaliera di Terni che, nel breve volgere di pochi anni, non sarebbe in grado di muoversi, soprattutto se pilotata nelle scelte dal Silvestrini. La responsabilità di scelte così devastanti per il nostro territorio sono fin troppo evidenti”.
Dice Melasecche che solo il consigliere regionale del Pd, Fausto Galanello “ha avuto il coraggio di rompere il silenzio tombale che dai Palazzi del potere locale sia Di Girolamo che Polli stanno mantenendo. Dopo quello che è accaduto e sta ancora accadendo con l’Università sarebbe meglio per loro dimettersi anzitempo se soltanto una parte di quel disegno dovesse mai essere attuato”.
Il consigliere Udc si rivolge al sindaco chiedendo “il coraggio di rispondere immediatamente in Consiglio Comunale ai tanti interrogativi che la città gli sta da troppo tempo ponendo senza che lui abbia il coraggio di parlare con chiarezza. Come ho detto ripetutamente – conclude Melasecche – Terni non ha bisogno di un buon medico di famiglia, ma di un sindaco e di una giunta all’altezza delle sfide, difficilissime, di questo momento storico. Il resto è noia”.