“Il tempo è scaduto, il gruppo Novelli, con i suoi oltre 700 lavoratori è sull’orlo del fallimento, per questo l’attuale proprietà deve entro giovedì prossimo, quando è in programma un nuovo incontro al ministero, farsi da parte e consentire la formazione di un nuovo cda che abbia la fiducia degli istituti di credito”: è l’appello lanciato stamani, in una conferenza stampa, dai sindacati Flai-Cgil, Filcams-Cgil, Fai Cisl e Uila Uil dell’Umbria, che hanno annunciato un nuovo presidio per domani. Nelle scorse settimane il gruppo Novelli ha chiesto il concordato preventivo e centinaia di dipendenti rischiano di rimanere senza lavoro (qui l’articolo).
“La continuità dell’attività va garantita ad ogni costo – affermano i sindacati in una nota congiunta – altrimenti siamo ai titoli di coda per una delle principali aziende agroalimentari dell’Umbria. Dopo il sostanziale fallimento dell’incontro di ieri al ministero dello Sviluppo economico – continua la nota – a causa dell’atteggiamento irresponsabile della famiglia Novelli, che si è presentata divisa, con solo due dei quattro membri della proprietà, ora la situazione è arrivata a un punto di non ritorno. Senza liquidità saltano gli stipendi, che arrivano già a singhiozzo, e saltano le materie prime, ma anche un solo giorno di fermo dell’attività (e venerdì potrebbe già presentarsi questo scenario) vorrebbe dire perdere le commesse”.
Secondo Flai-Cgil, Filcams-Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, “la famiglie Novelli, dai cui dissidi interni dipendono le difficoltà del gruppo, che sul mercato non ha invece problemi, deve fare subito un passo indietro per salvare l’attività produttiva”. I sindacati hanno quindi annunciato che domani saranno nuovamente in piazza con i lavoratori, dalle ore 10 davanti alla sede amministrativa del gruppo, a Terni. “Ma se venerdì la situazione non sarà stata risolta – concludono – siamo pronti a tutte le azioni di mobilitazione necessarie”.