I vertici dell’Ast l’avevano presentato ai sindacati qualche settimana fa ed entro maggio, in concomitanza con la vendita delle acciaierie, dovrebbe essere portato a termine. Si tratta del piano di razionalizzazione e contenimento dei costi che coinvolgerà, in numeri diversi tra diretti e indiretti, operai, impiegati e addetti alla manutenzione. I sindacati avevano già rifiutato l’ipotesi di esuberi (qui l’articolo) ma il management dell’azienda sembra intenzionata ad andare avanti e oggi il Giornale dell’Umbria porta alla luce alcuni dettagli piuttosto preoccupanti dell’operazione.
Il piano prevede un totale di 259 esuberi suddivisi tra mobilità, ricollocazione e internalizzazione di alcuni servizi e prestazioni. In mobilità, anticamera del licenziamento, finirebbero 40 impiegati e quadri, 80 operai e 10 addetti alla manutenzione. Altri 13 tra impiegati e quadri e 12 operai diretti dovrebbero essere ricollocati. Per quanto riguarda la internalizzazione di ditte terze, l’operazione dovrebbe riguardare 104 persone. Proprio quest’ultimo punto metterebbe la Ilserv nelle condizioni di dover mettere in mobilità 37 addetti.