Quattro ore di sciopero, venerdì prossimo, per i lavoratori del primo e secondo turno dell’Ast: è stato deciso oggi nel corso della riunione delle rsu del gruppo e di Ilserv, insieme alla segreterie territoriali di Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Fismic Confasal e Ugl. L’iniziativa – spiegano i sindacati – è stata presa per sollecitare il confronto con il governo sul tema della cessione dell’acciaieria ternana da parte di Outokumpu. Poche e superficiali le informazioni sino ad oggi filtrate riguardo le trattative per la vendita degli stabilimenti di viale Brin. L’unica certezza riguarda i soggetti che hanno presentato offerte di acquisto: una vincolante è stata formulata dalla cordata italo-lussemburghese Aperam-Marcegaglia-Arvedi, un’altra vincolante dal fondo di investimento Apollo e una non vincolante del gruppo cinese Tsingshan.
“E’ urgente – ribadiscono i rappresentanti dei lavoratori – il confronto governativo tra tutti i soggetti protagonisti del processo di cessione ed in particolar modo con la presenza della Società cedente per sancire, non solo i criteri di vendita, ma la vincolarizzazione al progetto di cessione del mantenimento occupazionale, delle capacità impiantistiche del Sito”.
Nel pomeriggio i segretari provinciali di categoria hanno inoltre incontrato i rappresentanti di Comune, Provincia e Regione. Durante la riunione “si è convenuto, come fatto fino ad oggi, di lavorare insieme ed in modo celere per raggiungere gli obiettivi condivisi. A questo proposito – spiega una nota – le stesse istituzioni hanno annunciato che metteranno in campo tutte le iniziative necessarie a sostegno”. Qualora prima della data di venerdì ci sia una convocazione da parte del governo, lo sciopero – annunciano sempre rsu e sindacati – sarà sospeso.