Allarme degrado parchi cittadini: questo è l’ultimo caso politico che sta investendo in questi giorni di metà agosto la città di Terni. Dopo le denunce avanzate dal Comitato Mille Alberi e dall’esponente dell’Udc, Michele Rossi, ora arriva anche la denuncia del consigliere comunale d’opposizione, Leo Venturi, che accusa l’amministrazione comunale della situazione in cui versano i parchi pubblici ternani.
Attraverso la testimonianza di alcune foto, il consigliere mette in evidenza la presenza di un materasso (lo stesso fotografato dal Comitato Mille Alberi), rifiuti sparsi a terra e cestini completamente pieni, che fanno bella mostra tra i giochi adibiti ai bambini, con tutti i rischi che ne susseguono. Una situazione, secondo il consigliere, venutasi a creare a seguito della sospensione dell’appalto alla ditta che si occupava della pulizia dei parchi e al fatto che non si è ancora espletato il bando per la nuova gestione.
Per Leo Venturi è incomprensibile che la pulizia del verde e lo svuotamento dei cestini siano stati affidati a due soggetti differenti, il primo ad una nuova cooperativa e il secondo all’Asm, causando anche una maggiorazione dei costi.
Questa l’interrogazione presentata alla Giunta dal consigliere comunale di Terni Oltre, Leo Venturi:
“Da settimane i parchi della città sono abbandonati ad un profondo degrado. Bottiglie, cartacce, cestini stracolmi di rifiuti e addirittura materassi fanno bella mostra fra le panchine e i giochi per i bambini. L’immagine che ne esce per la città non solo certifica l’insensibilità con cui l’amministrazione presta la manutenzione e la pulizia dei parchi ma denota una preoccupante inadeguatezza nella gestione del verde pubblico e in particolare dei luoghi molto frequentati, soprattutto in questi mesi estivi, dalle famiglie e dai bambini della nostra città.
Siamo di fronte ad una vera emergenza per quanto riguarda la gestione ordinaria della pulizia dei parchi e ciò deriva dall’assenza di una programmazione continuativa delle attività e dall’estemporaneità con cui sono affidati tali servizi. Proprio in ragione di ciò, dopo una fase caotica che ha visto la sospensione delle attività nell’attesa dell’espletamento del bando per la manutenzione del verde che ha provocato un degrado dei parchi recuperato con l’affidamento, temporaneo, della loro pulizia al soggetto che in precedenza aveva questo incarico, dal mese di agosto i parchi sono ripiombati nel completo abbandono nonostante l’assegnazione dell’appalto di pulizia del verde, delle fontane e dell’irrigazione ad una nuova cooperativa e l’affidamento, con una determina dirigenziale, dello svuotamento dei cestini all’Asm.
Oltre ciò appare assai singolare e incomprensibile la separazione delle attività di pulizia del verde da quelle dello svuotamento dei cestini che se non effettuate contemporaneamente favoriscono il mantenimento di uno stato di degrado oltre a comportare un quasi certo aggravio dei costi a fronte di un peggioramento del servizio, quest’ultimo già evidente a tutta la città. L’intera vicenda, fra l’altro, s’inserisce all’interno della fase attuativa del nuovo regolamento per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e di persone con disabilità attraverso le procedure contrattuali della pubblica amministrazione e evidenzia il reale rischio che siano inesistenti le risorse da destinare alle cooperative sociali di tipo B chiamate a garantire le funzioni sociali poste alla base del nuovo regolamento, risorse che dovrebbero essere presenti all’interno degli stanziamenti da destinare alla manutenzione del verde nonché ai lavori pubblici se si vuol concretamente dare sostanza allo stesso regolamento.
Per le ragioni richiamate sono a chiedere:
- i motivi di tale degrado;
- le ragioni per cui si è deciso di separare le attività di pulizia del verde dallo svuotamento dei cestini;
- i costi di tali servizi e le persone occupate;
- i soggetti chiamati a svolgere tali attività;
- se l’Asm svolge direttamente con proprio personale lo svuotamento dei cestini ed eventualmente a quale soggetto ha affidato il servizio;
- se i soggetti coinvolti nella gestione delle attività richiamate hanno idonei requisiti e autorizzazioni;
- quante e quali risorse sono destinate a finanziare le attività previste dal Regolamento per l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate e con disabilità”.
LE FOTO DEL CONSIGLIERE LEO VENTURI A TESTIMONIANZA DEL DEGRADO DEI PARCHI PUBBLICI TERNANI: