La Festa Democratica alla Passeggiata continua a monopolizzare il dibattito politico. Ieri è arrivata una dura presa di posizione del sindaco a cui ha replicato a sua volta fermamente il presidente di Italia Nostra Terni, Andrea Liberati. Oggi a rispondere è invece l’esponente di Confimpresa, Francesco Bartoli, che annuncia di aver chiesto tramite diffida la revoca delle autorizzazioni per la manifestazione e critica pesantemente l’operato di Di Girolamo e quello del Pd.
Bartoli accusa il primo cittadino di utilizzare il “sito web del Comune come fosse Radio Galileo” rispolverando così la vicenda dei finanziamenti pubblici ricevuti dall’emittente come organo politico di un partito fondato dallo stesso Di Girolamo (qui l’articolo). “Questo è il peggior esempio di sindaco che Terni abbia mai avuto è riuscito a superare anche Raffaelli il che è tutto dire!” aggiunge l’esponente di Confimpresa. Bartoli annuncia anche di aver integrato l’esposto presentato alla Procura a metà agosto poiché riscontra irregolarità nelle autorizzazioni concesse per la Festa Democratica. In particolare sono due le incongruenze evidenziate: per essere autorizzate le sagre non devono avere scopo di lucro (mentre per Bartoli la Festa Democratica è una forma di autofinanziamento) e non devono possono avere durata superiore ai 10 giorni mentre la Festa Democratica ne dura 15 (per Bartoli la regola è stata elusa chiedendo autorizzazioni per due diverse sagre pur trattandosi di un’unica manifestazione). L’esponente di Confimpresa accusa infine il Pd e amministratori di essere “un’associazione di politici arroganti dedita ad eludere sistematicamente i regolamenti che voi stessi approvate in Consiglio comunale e che dovreste invece essere i primi a seguire scrupolosamente”.
Il comunicato dell’esponente di Confimpresa, Francesco Bartoli:
“Nella giornata di ieri alle ore 11.44 abbiamo provveduto ad inviare alla posta certificata del Comune di Terni e per conoscenza a tutti gli assessori e dirigenti competenti una diffida ad adempiere in cui abbiamo chiesto la revoca delle autorizzazioni relative alle due sagre del Partito Democratico.
Non ritenevamo di dover effettuare l’ennesimo comunicato stampa sull’argomento in primis perché trattasi di un atto dovuto consequenziale al nostro esposto presentato in Procura il giorno 16 agosto e agli accertamenti amministrativi successivi e soprattutto perché fiduciosi nel lavoro della magistratura, non volevamo essere tacciati ancora una volta di voler strumentalizzare questo caos amministrativo costituito dalla Festa Democratica ai fini di una visibilità personale.
Ma evidentemente il nostro atto ha colpito nel segno anche questa volta poiché due ore dopo alle 13.59 è apparso un comunicato del sindaco il quale ancora una volta ha reagito in maniera scomposta alle ovvie critiche della nostra confederazione. Anche questa volta il sindaco a distanza di tre mesi ha utilizzato il sito del Comune di Terni che paghiamo tutti noi per accusare altri cittadini che lui considera nemici dell’ordine costituito in città sotto l’ombrello del suo partito.
Nei miei confronti ha usato toni da ultras della politica con una frase ‘Poi dal signor Francesco Bartoli che ormai da molto tempo ha perso, se mai la ha avuta, la veste di rappresentante di una categoria economica e sempre più si muove come soggetto politico usando come armi la calunnia, l’insulto, la minaccia’. Che rispedisco letteralmente al mittente perché è Lei signor Leopoldo Di Girolamo che ha perso la veste, se mai la ha avuta, di sindaco di tutti i ternani e si è mosso esclusivamente come rappresentante degli interessi del suo Partito che di democratico porta solo il nome, utilizzando contro quei cittadini che hanno osato criticare il suo operato gli avvocati del suo partito con una raffica di querele intimidatorie e un‘arma pubblica pagata da noi tutti come il sito web del Comune di Terni dove si permette di denigrare, calunniare, insultare: questo è il peggior esempio di sindaco che Terni abbia mai avuto è riuscito a superare anche Raffaelli il che è tutto dire!
Qualcuno spieghi al signor Leopoldo Di Girolamo che il sito del Comune non è Radio Galileo!
Vede signor Leopoldo Di Girolamo il sito web del nostro Comune non è Radio Galileo dove può fare e dire quello che vuole grazie alla sua compiacenza per aver fatto arrivare oltre due milioni di euro come contributi pubblici a fondo perduto dichiarandola radio di partito del suo secondo partito quello fantasma chiamato Cittaperta con a capo il mentore della famiglia Di Pietro tale Giorgio manager di un’azienda esclusivista da anni di appalti all’ospedale di Terni e padre di tale Linda socia di Indisciplinarte srl una delle società che gestiscono il nauseabondo ma milionario appalto del Caos, partito quello di Cittaperta di cui si sono perse le tracce!
Mi rendo conto di averle rovinato la giornata con la diffida ad adempiere presentata ieri mattina, ma non si reagisce così in modo scomposto la calma è la virtù dei forti, Lei sta facendo la figura del debole.
Mi rendo conto che ora i suoi assessori e i suoi dirigenti dovranno decidere se assecondare gli ordini di scuderia del suo Partito Democratico a cui hanno giurato fedeltà assoluta autorizzando le due sagre contro le precise norme del regolamento comunale, oppure rifiutarsi di avvallare questi atti amministrativi, revocando le autorizzazioni, evitando così degli illeciti o reati amministrativi di cui sarebbero chiaramente corresponsabili.
Ci domandiamo come potrà l’assessore al Commercio Daniela Tedeschi giustificare ai suoi cari amici magari ristoratori associati alla Confcommercio un atto così contrario ai loro interessi e a quelle regole restrittive sulle sagre che la Confcommercio si vanta da sempre di voler tutelare?
Ci domandiamo come potranno in un aula di un tribunale dei dirigenti comunali che prendono centinaia di migliaia di euro l’anno di stipendi ed incentivi, giustificare di non aver adempiuto ad applicare un regolamento che necessariamente dovevano conoscere e su cui sono stati anche diffidati a farlo?
A lei signor Leopoldo Di Girolamo non facciamo più domande tanto non risponde mai è capace solo a lamentarsi ed agitare polveroni strumentali.
La portiamo però a conoscenza che sempre ieri mattina abbiamo integrato l’esposto in Procura con la diffida ad adempiere ed altri numerosi documenti domandando invece alla magistratura come sia possibile conciliare il fine non lucrativo delle sue due finte sagre (obbligatorio da regolamento) con il palese fine lucrativo della Festa Democratica e a tal fine abbiamo allegato i regolamenti delle feste democratiche scaricati dal sito della direzione nazionale del partito democratico e il regolamento finanziario del Pd di Torino del suo amico Fassino.
In ambedue i documenti è scritto chiaramente che le Feste Democratiche rappresentano la principale fonte di finanziamento delle sezioni locali del Partito, ergo la Festa Democratica produce un utile oppure vorreste farci credere che a Terni siete gli unici del Partito Democratico a non guadagnarci nulla? Ma come? proprio ieri il prode Delli Guanti si vantava che quella di Terni era la Festa più importante dell’Umbria? Quindi le due sagre vanno annullate perché mascherano un evidente fine di lucro e se non è vero per questa frase mi denunci pure!
Inoltre come faranno gli organi della polizia municipale, che giustamente avete allertato nella delibera di Giunta attuativa del calendario comunale delle sagre, a verificare l’osservanza dell’art 9 che disciplina la durata delle sagre (massimo 10 giorni) e vieta esplicitamente attività oggettivamente elusive di tale durata massima, come faranno ad andare a fare le pulci alle altre sagre del territorio comunale quando voi del Partito Democratico siete i primi ad eludere quelle stesse norme?
Il prode Delli Guanti si meravigliava dello stupore suscitato quest’anno dal fatto che il Partito Democratico organizza una sagra per mascherare la principale festa di partito! Non ci sarebbe nulla di male se scrivesse sui cartelli pubblicitari ‘sagra senza fine di lucro’ utilizzando lo stesso nome della richiesta e soprattutto non facendone due consecutive con l’arroganza di pubblicizzare sui cartelli pubblicitari una durata unica dal 30/08 al 15/09 contro ogni regola.
Ma lo stesso prode Delli Guanti ci ricordava che questa è una prassi elusiva che dura da anni ed in effetti abbiamo verificato le autorizzazioni dello scorso anno che rispecchiano pedissequamente lo schema di quest’anno, anche nel 2012 due sagre un’unica festa democratica alla faccia del regolamento comunale, e allora vorrà dire che la magistratura si occuperà anche degli ultimi 5 anni.
Ecco il quadro che si cela dietro le vostre facce di politici pronti a scandalizzarvi se una persona prova solo ad alzare i toni perché magari si sente preso per i fondelli: una associazione di politici arroganti dedita ad eludere sistematicamente i regolamenti che voi stessi approvate in Consiglio comunale e che dovreste invece essere i primi a seguire scrupolosamente, il tutto per ingrossare le casse del vostro partito, pubblicizzando le vostre sagre come un’unica Festa Democratica prendendo così per i fondelli un’intera città! Signor Delli Guanti e signor Di Girolamo se queste mie frasi pensate siano calunnie denunciatemi pure, oppure se corrispondono alla verità tacete per sempre!”