Questa mattina si è svolta a Narni scalo la manifestazione regionale in adesione alla prima serrata nazionale promossa da “ImpreseCheResistono”, un movimento spontaneo nazionale di piccole e medie imprese che “vogliono resistere alla crisi fondato nel 2009”. Il referente per l’Umbria del movimento, Francesco Bartoli, in un comunicato spiega di essere stato da poco “incaricato di curare la comunicazione sui social network. La pagina ufficiale creata, ha avuto un boom di mi piace sfiorando in pochi giorni i 4000 click e, anche grazie a questo lavoro e alla visibilità creatasi, pur avendo a disposizione pochi giorni a disposizione, il primo serpentone delle partite Iva organizzato a Narni scalo è stato un successo”.
Alla manifestazione hanno partecipato commercianti aderenti all’associazione Narni Insieme e Narni in Centro e altri commercianti ed imprese provenienti dalle altre città umbre associati a Confimpresa Umbria. Era presente anche una delegazione delle rsu degli operai della Sgl Carbon e, in rappresentanza del sindaco De Rebotti, c’era l’assessore al Commercio De Arcangelis. Auto, furgoni e mezzi d’opera si sono messi in fila per il serpentone che ha sfilato lungo le vie di Narni scalo terminando in via Tuderte dove “il 100% delle serrande era abbassato”.
“Ci siamo uniti da tutta l’Umbria qui a Narni – scrive Bartoli – così non si può più andare avanti. La presenza dei lavoratori della Sgl è significativa del fatto che ormai la crisi ha colpito tutti e tutti insieme dobbiamo reagire per uscirne. Per troppo tempo siamo stati divisi in associazioni diverse mentre oggi aderendo alla manifestazione nazionale di Imprese che Resistono dimostriamo la volontà di andare avanti uniti. Imprenditori, artigiani, commercianti e tutto il popolo delle partite Iva per chiedere al governo di invertire il sistema che fin qui ha caratterizzato la nostra economia. Basta a nuove tasse e tagli decisi agli sprechi e alle spese inutili. Illustreremo le richieste che intendiamo rivolgere al governo anche agli amministratori locali. Occorre un segnale concreto di attenzione verso le piccole e medie imprese che ormai sono la base della struttura economica della regione e sono assediate da un livello insostenibile di tasse , tributi , burocrazia e adempimenti di ogni tipo”.
Cecilia Cari, presidente dell’Associazione Narni Insieme, ha ribadito l’importanza della completa adesione dei commercianti di Narni: “E’ un segnale forte che mandiamo agli amministratori, lotteremo con tutte le forze per difendere il nostro lavoro e le nostre attività. Quella di oggi è solo l’inizio di un percorso che porterà ad unirci tutti insieme in modo che il governo, le regioni e gli altri enti locali devono sentire le nostre ragioni ed agire concretamente”.
L’assessore De Argangelis plaudendo all’iniziativa, ha sottolineato la condivisibilità delle proposte della manifestazione nazionale di Imprese che Resistono, sottolineando come il comune di Narni abbia già intrapreso da tempo un percorso di tagli alla spesa ed avviato un processo di razionalizzazione delle società partecipate proprio in quest’ottica, dichiarandosi disponibile ad avviare un percorso di confronto costruttivo con l’intero settore delle imprese.