L’annuncio è arrivato nella notte: Outokumpu ha ceduto le acciaierie di Terni a Thyssenkrupp. Ast torna quindi di proprietà del gruppo tedesco. La cessione comprende l’impianto di acciaio inossidabile a Terni, Italia, e tutte le entità giuridiche collegate (Acciai Speciali Terni, Terninox, Aspasiel, Tubificio di Terni, Società delle Fucine). Thyssenkrupp ottiene anche i centri di servizio in Germania (Willich), Spagna (Barcellona), Turchia (Gebze) e Francia (Tours).
Nel corso degli ultimi mesi sembrava quasi certa la cessione ad Aperam. In molti, a cominciare dal commisario Ue Antonio Tajani, si erano pronunciati in favore di questa soluzione. Ieri alcuni si erano spinti a dare per concluso l’accordo tra Outokumpu ed Aperam: notizie che si sono rivelate infondate.
In un comunicato il manager di Outokumpu, Mika Seitovirta, ritiene che “l’operazione con ThyssenKrupp fornisce una valutazione attraente per Terni e VDM e rafforza significativamente il nostro bilancio. Sono particolarmente lieto di portare la cessione di Terni a una conclusione positiva. La cessione a Thyssenkrupp si è rivelata la miglior soluzione”.
Dalla cessione delle acciaierie di Terni, Outokumpu ottiene da Thyssenkrupp la cancellazione del debito di 1.269 milioni di euro relativo ad un prestito ricevuto nel recente passato, nell’ambito delle operazioni di fusione di Inoxum. Ovviamente l’operazione dovrà essere approvata dalla Commissione europea con cui i due gruppi hanno già avviato le discussioni. Proprio per soddisfare le norme europee sulla concorrenza e non avere stop dalla Commissione, Thyssenkrupp ha già stipulato un accordo per cedere ad un gruppo di investitori istituzionali la sua partecipazione del 29,9% in Outokumpu.