“Entro il 25 maggio”, c’è la possibilità di “chiudere un pacchetto, d’accordo con l’unione delle Regioni”, per fare in modo che “i consiglieri regionali guadagnino quanto i sindaci dei comuni capoluogo e che sia superato il finanziamento dell’attività politica dei consiglieri regionali”. E’ quanto ha detto poco fa il segretario del Pd, Matteo Renzi, nel corso della direzione del Partito. La proposta è stata subito accolta e rilanciata dal coordinatore della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative e presidente del Consiglio regionale dell’Umbria, Eros Brega (Pd) che si è spinto ancora oltre: “Propongo che per un anno consiglieri regionali, sindaci e deputati non prendano indennità, da oggi fino a fine legislatura, dato il momento straordinario che attraversa l’Italia. Chi lavora per le istituzioni lo faccia come servizio per il Paese”.
Brega ha poi snocciolato qualche dato su quanto fatto fino ad oggi: “I contributi dell’attività politica dei gruppi sono già stati aboliti in tutte le Regioni. Nel 2013 sono stati risparmiati oltre 38 milioni per il finanziamento ai gruppi, con una riduzione del 70% rispetto al passato”. Sul fronte del numero dei consiglieri regionali, “si è passati da oltre mille a 820 consiglieri a partire dalle prossime elezioni regionali”. Lazio e Basilicata hanno già votato con il nuovo statuto, che prevede la riduzione consiglieri; ora, con le elezioni in Abruzzo e Sardegna, e man mano si voterà per il rinnovo dei Consigli regionali, si diminuirà via via il numero degli eletti.
Secondo Brega “bisogna parlare anche dei costi veri della pubblica amministrazione, ormai è diventato uno spot attaccare. Certo, se ci sono consiglieri regionali che hanno sbagliato è giusto che paghino” ma il presidente del Consiglio regionale aggiunge che recentemente le Regioni hanno abbassato le indennità e le hanno uniformate in tutte le Regioni a Statuto ordinario. “Siamo disponibili a ulteriori tagli ma non vogliamo spot, serve la concretezza che merita l’istituzione”.
Eros Brega si dice infine aperto alla rivisitazione dei confini delle Regioni, “sarebbe bene verificare anche la produttività delle singole Regioni e dei singoli consiglieri. Accogliamo le proposte di Renzi, non abbiamo problemi a accogliere queste ulteriori sfide, ma basta con gli spot”.