Leo Venturi, rappresentante di TerniOltre (lista che alle prossime elezioni per il Comune di Terni sosterrà la ricandidatura di Leopoldo Di Girolamo), replica alle critiche di Enrico Melasecche. Il consigliere Udc lo aveva accusato di non aver ottenuto risultati alla guida del comitato “No Tevere Nera” e di aver usato a fini elettorali quella battaglia. Venturi risponde ricordando che il problema dei consorzi di bonifica sono irrisolti in gran parte d’Italia ma che il comitato ha mostrato capacità di mobilitazione.
La battaglia, afferma Venturi, verrà portata avanti anche dopo il passaggio con il centrosinistra. Infine il rappresentante di TerniOltre attacca Melasecche per la scelta di non presentarsi con una lista del proprio partito, lo accusa di “continui cambi di casacca” compiuti nella carriere politica e di essersi alleato con chi difende il Consorzio di bonifica Tevere Nera (e con esso l’omonima tassa).
Il comunicato di Leo Venturi:
“Mai nella storia di questa città un comitato è stato capace di mobilitarsi per tutto questo tempo senza arrendersi di fronte ad un’ingiustizia qual è la tassa Tevere Nera. Questa battaglia proseguirà, al di la delle scelte politiche che TerniOltre compirà, perché abbiamo posto questo tema al di sopra dell’appartenenza politica ed è bene ricordare che la stragrande maggioranza degli eletti nel Consiglio Regionale, sia di centro destra sia di centro sinistra, l’hanno sempre contrastata non a parole ma nelle scelte compiute in questi anni.
In molte altre regioni del Paese, governate da diversi schieramenti, sono sorti comitati da anni impegnati su questo problema senza riuscire definitivamente a superarlo anche per la presenza di una legislazione nazionale, datata 1933, che non facilita la sua soluzione.
In riferimento a ciò è’ assai singolare che il massimo rappresentante dell’Udc ternana non abbia mai posto il problema al proprio partito che da anni, a diverso titolo e con diversi ruoli, è stato presente nei Governi del Paese di centro sinistra, centro destra e tecnici. Oggi decide legittimamente di sostenere il candidato di centro destra, che mai ho sentito pronunciare una parola sulla tassa pur avendo rivestito ruoli istituzionali e pur svolgendo un’attività professionale di avvocato che ha una stretta attinenza con la materia, senza rendersi conto che è alleato con coloro che, pur stando all’opposizione nelle istituzioni locali e regionali, hanno sempre difeso il Consorzio e addirittura il suo presidente il quale, grazie al loro sostegno con atti presentati in Consiglio Regionale, è oggi commissario.
Melasecche inoltre si scandalizza delle scelte che democraticamente, non Venturi, ma TerniOltre si appresta a compiere dimenticandosi dei continui cambi di casacca che hanno contraddistinto il suo impegno politico e del fatto che la sua presenza scatena il “fuggi fuggi” di chi lo circonda, a partire dai consiglieri comunali e provinciali a cui, si è dimenticato di “far sottoscrivere uno straccio d’impegno scritto con sanzioni in caso d’inadempienza” contestando al Comitato di non averlo chiesto agli eletti nel Consorzio, che anche lui ha votato.
Un fuggi fuggi che lo spinge, come sembra, a non presentare il simbolo e la lista dell’UDC al prossimo appuntamento elettorale confondendosi all’interno di altri contenitori. Tutto ciò a proposito di coraggio, coerenza e la trasparenza!”.