La befana porta un pizzico di ottimismo e qualche promessa del Governo ai lavoratori del polo chimico ternano. Le novità arrivano da Villa Santo Spirito dove il vescovo di Terni Vincenzo Paglia ha organizzato un pranzo a cui hanno preso parte 41 lavoratori licenziati dalla Basell, il sindaco Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia Feliciano Polli, e il dirigente del ministero dello Sviluppo economico Giampietro Castano.
Proprio Castano ha espresso un rinnovato impegno dell’esecutivo nel risolvere la vertenza Basell. “Già nei prossimi giorni – ha annunciato Castano – metteremo in atto delle azioni che dovranno essere importanti per il polo chimico, non solo per quanto riguarda il decreto per la biochimica. Su questo c’é un impegno del ministero per lo Sviluppo economico e di quello per l’Ambiente per portare a soluzione quello che era già stato deciso e poi tolto”. Il provvedimento è quello che stabilisce i parametri di dissolvenza nell’ambiente degli shopper e che impone l’utilizzo di sacchetti biodegradabili (core business di Novamont). Un provvedimento che era stato appunto annunciato, approvato dal Consiglio dei ministri il 23 dicembre e poi cancellato all’ultimo minuto, poco prima della firma di Napolitano, dietro le pressioni di lobby dell’industria della plastica. Si spera non ci siano altri voltafaccia del ministro Passera.
Castano ha poi fornito alcune indicazioni riguardo alla situazione del polo chimico ternano. “Il ministero per lo Sviluppo economico – ha detto – intende sostenere questa vicenda che è emblematica e importante. Siamo di fronte ad un problema la cui soluzione c’ è, data da una progettualità innovativa e che guarda avanti”. Secondo il dirigente, “la presenza all’interno del polo chimico di aziende che sono le prime al mondo nella biochimica è la soluzione al problema”. “Per questa ragione – ha proseguito – saremmo davvero stolti se non riuscissimo a superare l’attuale situazione di crisi”.
In merito alle trattative di acquisizione delle aree dismesse della Basell Castano ha spiegato che è in programma un appuntamento dei prossimi giorni. “Spero proprio – ha affermato – che Basell non riproponga anche in questa occasione un atteggiamento incomprensibile e negativo. Ho avuto la sensazione che anche loro vogliano risolvere presto il problema e spero che già nei prossimi giorni questo tema, con il concorso di Regione e Comune, si risolva rapidamente. Abbiamo messo in campo diverse iniziative, abbiamo un rapporto positivo con le aziende che già ci sono e con quelle che hanno detto di voler entrare a far parte del progetto, ci sono degli impegni resi pubblici. Con il contributo di tutti sono certo che risolveremo positivamente il problema”.
Ottimismo arriva anche da monsignor Paglia: “La soluzione non è lontana”. L’augurio del vescovo è che presto il polo chimico di Terni abbia “un impulso diverso e nuovo verso quella innovazione che tutto il paese auspica e che a Terni possiamo inaugurare ancora prima degli altri”.
“Sono il vescovo più fortunato del mondo – ha sottolineato ancora – perché oggi possiamo vivere una giornata che ci mostra un volto bello che quello della solidarietà e dell’amicizia tra tutti noi. Un segno che ci rafforza, perché uniti possiamo non solo fare fronte alle difficoltà, ma con l’impegno profuso in questi giorni, sostenere con maggiore forza le ragioni al prossimo Consiglio dei ministri del 13 gennaio che deciderà sulla questione delle bioplastiche. Questo è il primo aspetto che credo sia ormai giunto alla sua conclusione e confido che già da oggi si possa sperare positivamente”.
Al termine del pranzo tutti i bambini presenti hanno ricevuto la tradizionale calza della Befana con i doni. I lavoratori hanno invece consegnato al vescovo un contributo per il Fondo di solidarietà delle chiese umbre. “Per quelle persone che stanno peggio di noi – hanno detto – perché hanno perso anche loro il lavoro ma non hanno potuto beneficiare degli ammortizzatori sociali come noi fino a qualche giorno fa”.