Terni, il conflitto di interessi dell’assessore Riccardi, Uil: ”Potrebbe costarci 200 mila euro”

5

scuola De FilisE’ opportuno che un assessore comunale decida di spendere soldi del Comune per risolvere un problema – di gestione – della scuola che dirige? Accade a Terni, riguarda l’assessore Carla Riccardi, e la vicenda, che pare contenere un conflitto di interessi (tra il ruolo di assessore e quello di dirigente scolastico), la rende nota la Uil. Per il sindacato, la decisione presa dall’assessore Riccardi a beneficio della sua scuola, potrebbe mettere in moto richieste di altre istituti e alla fine comportare per le casse comunali un costo di 200 mila euro annui.

Per spiegare la situazione, per certi versi paradossale, la Uil racconta prima di tutto un episodio dello scorso primo settembre, si parla di una lettera, “a scriverla è un dirigente scolastico che fa richiesta al Comune di Terni di utilizzo di suolo pubblico per l’accoglienza degli alunni ed è indirizzata all’assessore alla Scuola del Comune di Terni. Tutto normale, almeno a prima vista. Il dirigente scolastico è quello dell’Istituto Comprensivo ‘De Filis’. La firma della richiesta dunque è della prof.ssa Carla Riccardi. La lettera è indirizzata, si legge in alto del foglio, ‘all’ Assessore alla Scuola del Comune di Terni prof.ssa Carla Riccardi’. Si, è la stessa persona che in qualità di dirigente scolastico scrive a ‘se medesima’ in qualità di assessore. Insomma chi chiede è la stessa persona fisica che dovrebbe concedere”.

Una lettera un po’ grottesca, ma nulla di rilevante, tanto che Uil ironizza: “Sembra proprio che a Terni abbiamo risolto per primi il tanto discusso problema della semplificazione amministrativa, non ‘sburocratizzando’ le procedure, ma facendo coincidere richiedente e concedente. Evviva”. Il problema di questa sovrapposizione di ruoli si pone invece in un’altra circostanza.

Uil precisa infatti che è interessato soprattutto a “come vengono spesi i soldi pubblici e quindi le conseguenze per tutti i cittadini che sono anche contribuenti”. Per questo il sindacato racconta “un fatto accaduto proprio tra la scuola di cui è dirigente la professoressa Riccardi e l’assessorato di cui è titolare l’assessore Riccardi”. Un fatto che “potrebbe, se esteso, comportare per il Comune un aumento delle spese su base annua di circa 200.000 euro. Naturalmente a carico delle casse comunali che già languono tanto che, per esempio, i vigili urbani non hanno neanche i soldi per cambiare l’olio alle auto di servizio o che non si trovano risorse sufficienti per i sempre più numeri cittadini che si rivolgono ai servizi sociali”.

Ecco il fatto cui fa riferimento Uil: “Dall’inizio dell’anno scolastico i bidelli della De Filis, diretta dalla professoressa Riccardi, contrariamente al passato e a quello che avviene negli altri Istituti scolastici del territorio comunale, non puliscono più i pavimenti del refettorio. Ovviamente questo crea disagi e, nel tempo, potrebbe costituire rilevanti problemi ed anche inosservanza alle norme legate all’igiene e alla salubrità degli ambienti. Insomma la scuola De Filis della professoressa Riccardi non assicura da tempo la pulizia del refettorio. A fronte di ciò, che fa il Comune? E’ scontato che l’assessorato, di cui è responsabile la professoressa Riccardi, sia dovuto intervenire direttamente per garantire l’igiene del refettorio e anche per evitare eventuali pesanti sanzioni da parte degli organi preposti ai controlli. E come è intervenuto il Comune? Chiedendo alla scuola De Filis di assicurare la pulizia del refettorio? No, ha risolto il problema rivolgendosi a una ditta esterna. Quindi con maggiori costi per il Comune stesso”.

Insomma, secondo Uil, Riccardi ha risolto un problema della scuola che dirige facendo ricorso alle risorse del Comune. Il sindacato spiega di non essere interessato “ad inserirsi nella diatriba su chi spetti la pulizia dei refettori ma una considerazione ci pare ovvia: lo stesso trattamento della De Filis lo dovrebbero avere anche gli altri Istituti comprensoriali. Se pulire i pavimenti del refettorio ‘spetta’ ai bidelli alle dipendenze della scuola lo devono fare anche alla De Filis, se invece spetta al Comune allora per uniformità di trattamento la ditta esterna dovrebbe intervenire anche in tutti gli altri Istituti. Se però lo stesso trattamento riservato dall’assessorato della professoressa Riccardi all’Istituto diretto dalla Professoressa Riccardi dovesse per uniformità di trattamento essere esteso anche alle altre scuole ciò comporterebbe per le casse di Palazzo Spada un maggior costo prevedibile di 200.000 euro all’anno”.

Il segretario della Uil di Terni, Gino Venturi, ritiene “assurdo, soprattutto in una città tanto gravata dalla crisi e con tanta gente che non ha lavoro o che rischia di perderlo, che il Comune possa creare le condizioni per buttare via 200.000 euro all’anno per anacronistiche disquisizioni sulle competenze”.

Si chiede infine il sindacato: “Ma è mai possibile, con la fame di lavoro che c’è, che il confronto tra Scuola e Comune possa essere su chi spetta la pulizia dei pavimenti delle mense? La Uil si fa interprete dell’indignazione dei tanti che lavoro non lo hanno ed è certa che il Sindaco, con buon senso, saprà risolvere la ‘rilevantissima controversia’ tra la scuola del dirigente Riccardi e l’assessorato della Professoressa Riccardi. Naturalmente non aumentando le spese per il Comune”.

CONDIVIDI