In occasione dello sciopero generale indetto da Cgil e Uil, anche a Terni si è svolta una manifestazione a cui ha partecipato qualche centinaio di persone. I manifestanti si sono radunati in piazza Mascio, dove si è svolto il comizio del segretariato provinciale della Uil, Gino Venturi, e di quello confederale della Cgil, Fabrizio Solari. La vertenza Ast e la crisi del territorio ternano sono stati al centro della manifestazione.
I primi dati della Cgil Umbria parlano di una adesione – in regione – intorno al 65% nel settore industriale. Nel gruppo Ast l’adesione è stata di circa il 70%.
Venturi ha detto: “La mobilitazione e il risultato raggiunto per l’acciaieria è stato importante, ma dobbiamo ricordarci anche degli altri lavoratori. Ad esempio nell’edilizia negli ultimi tempi si sono persi 2.100 posti di lavoro, ma nessuno se ne è accorto e si è mobilitato”. Dalla piazza è stato lanciato anche un appello in difesa del pubblico impiego. Solari ha detto: “Siamo in un luogo simbolico, vicini all’acciaieria. E chiediamo al governo di cambiare politiche, di avere politiche industriali”. Per il sindacalista Cgil, la vicenda Ast racconta di questo “ritardo del governo, e se si aggiunge quello che sta per essere fatto con i decreti attuativi del Jobs act, si capisce che non c’è bisogno di aggiungere precarietà, ma di investimenti e di politiche industriali. Bisogna consolidare l’idea di un paese che vuole tornare a sperare nel futuro.”