Italia Nostra torna a denunciare i vantaggi fiscali che le istituzioni locali garantiscono alle multinazionali che operano a Terni. In particolare, il vice presidente dell’associazione umbra, Andrea Liberati, fa riferimento ai bassi canoni pagati da Eon per la produzione elettrica e al maxi-sconto sulla tassa per i rifiuti di cui gode Thyssenkrupp.
Il comunicato del vice presidente di Italia Nostra Umbria, Andrea Liberati:
“‘I soldi non ci sono’: quanto volte ce lo hanno ripetuto? Ovviamente i soldi ci sarebbero. Anche nel 2014 abbiamo dato letteralmente la pelle ad alcune industrie tedesche che qui operano, spremendo viceversa come limoni imprese e lavoratori nazionali.
Ecco dunque i numeri dell’asservimento totale alle multinazionali: secondo calcoli mai smentiti, da anni regaliamo ogni giorno fino a circa € 50.000 alla E.On grazie ai ridicoli canoni applicati dalla Regione e all’antiquato calcolo della potenza di impianti che peraltro non sappiamo nemmeno quando siano mai stati collaudati o ricollaudati. La Provincia, con la sua Polizia ambientale, potrebbe verificare immediatamente. Noi, dopo la Corte dei Conti, segnaleremo in ogni sede gli strani ‘sconti’ praticati ai ras teutonici dell’idroelettrico.
Altro fronte, rifiuti: si strizza la famiglia media umbra che, per la sua tonnellata e mezza circa di rifiuti annui, pagherà € 306 (fonte: Cittadinanzattiva), ma mr. Thyssen otterrà per l’ennesima volta uno sconto del 99,5%, cavandosela con appena € 1/tonnellata di scoria siderurgica (fonte: dati Provincia Terni), avvelenando così quasi gratis per millenni le nostre colline: anche a causa di parametri tanto inadeguati, Thyssen non investirà mai le decine di milioni che occorrono per trasformare in risorsa il rifiuto siderurgico.
Ora, come noto, la procedura per una nuova AIA è in corso da pochi giorni, dopo le criticità emerse in questi mesi e dopo l’allarmante lettera di ARPA e direzione Ambiente della Provincia con cui si chiedeva a Leopoldo Di Girolamo di provvedere con urgenza.
La futura AIA dovrà disincentivare il conferimento in discarica per una Thyssen che ha già ricavato negli anni centinaia di milioni di euro (quando non miliardi) dal lavoro dei ternani e che, a livello globale, non presenta affatto problemi economici, tanto da poter erogare decine di milioni di ‘bonus Morselli’ agli ormai ex dipendenti AST, nonché di acquisire –forse- un colosso come Outokumpu, come riportato dalla stampa.
Italia Nostra chiede pertanto anche con lettera via PEC a Regione e Provincia:
1) L’immediata decuplicazione dei costi di conferimento delle scorie Thyssen presso la discarica di Valle, area peraltro oggetto di un’ignobile espansione;
2) l’immediata controverifica sui collaudi degli impianti del nucleo idroelettrico di Terni, appurando se i numeri precedentemente in possesso degli EE LL corrispondano a quelli effettivi ed eventualmente chiedendone rettifica, come altrove, http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/trento/cronaca/2012/04/04/news/canoni-idroelettrici-grana-milionaria-1.4133956;
3) l’immediata riapertura diurna della Cascata delle Marmore e l’immediato aumento del canone regionale idroelettrico (così come consentito dalla Corte Costituzionale) sulla base della tariffa massima applicata in Italia –basta una semplice delibera di Giunta. Si passi infine al calcolo corretto della potenza degli impianti: incasseremmo circa € 20.000.000/annui, anziché circa 4 mln, risorse finora neppure tornate ai territori, grazie all’avidità della Regione e alle ‘distrazioni’, talora interessate, di non pochi dirigenti politici”.