La seduta del Consiglio comunale convocata per mercoledì prossimo per trattare della situazione ambientale di Terni sarebbe dovuta essere “aperta”: lo aveva annunciato ufficialmente il presidente dell’organismo, Giuseppe Mascio. Questa mattina è invece arrivato il contrordine: la seduta si farà ma non sarà “aperta” (quindi potranno partecipare al dibattito soltanto i consiglieri, nessun altro cittadino né esperti né rappresentanti di associazioni). Sui motivi di questo dietrofront non c’è alcuna comunicazione ufficiale ma l’opposizione grida allo scandalo parlando di una decisione fortemente voluta dal Pd.
DE LUCA Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Thomas De Luca, in una nota scrive: “La paura è talmente tanta che questa maggioranza non ha più nemmeno il pudore di perdere la faccia. Giravano voci su alcuni mal di pancia all’interno del Partito Democratico dopo il comunicato del 16 gennaio, in cui il Presidente Mascio annunciava l’apertura della seduta del 21 gennaio agli interventi dei cittadini, così come deciso dalla conferenza dei capigruppo sin dal lontano 2 dicembre. Stamattina è giunta comunicazione dell’annullamento dell’apertura della seduta”.
Prosegue il consigliere M5S: “Non è bastata la violazione di norme su norme nella convocazione ritardata a due mesi dalla richiesta scritta, si è giunti ben oltre mettendo il bavaglio alla voce degli esperti in campo sanitario e ambientale, dei comitati, delle associazioni che chiedevano di essere ascoltate. Con questo passo indietro siamo giunti al punto più alto della storia del negazionismo ambientale e il sindaco-medico Di Girolamo insieme alla sua maggioranza si è mostrato nell’apice massimo della sua fragilità: la paura dei cittadini. Quando i governanti hanno paura della libertà di parola è chiaro che si è arrivati al punto di non ritorno”.
De Luca annuncia quindi: “Noi consiglieri del M5S Terni in quanto portavoce ci mettiamo a servizio dei cittadini: compatibilmente coi tempi dettati dal regolamento leggeremo in aula, tutti gli interventi dei cittadini ai quali è stata cucita la bocca. Inviate i vostri interventi a [email protected]. Invitiamo i cittadini ad accorrere, quanti più numerosi possibile, per assistere alla seduta facendo valere il loro diritto alla partecipazione nonostante sia stata vietata loro la parola. Ricordiamo mercoledì 21 gennaio ore 15,30, sala consiliare di Palazzo Spada. Questa è la chiara dimostrazione che il re è nudo! E nulla sarà più come prima”.
CRESCIMBENI Il consigliere comunale del gruppo misto, Paolo Crescimbeni, parla di “attentato alla libertà di espressione”. In una nota scrive: “Dopo avere tutti i capigruppo stabilito che anche il consiglio comunale dedicato all’ambiente avrebbe dovuto aver luogo in modo aperto, cioè con la possibilità di intervento di associazioni, cittadini, sanitari, esperti ecc, da via Mazzini è partito il ‘contrordine compagni’ ed a nessun esterno sarà più consentito prendere la parola. Gravissima violazione di norme, attentato alle libertà civili, penosa immagine di una amministrazione in fuga di fronte alle proprie responsabilità. Viene calpestata la democrazia di fronte a un tema di estrema rilevanza come quello della salute pubblica”.
COMITATO NO INCENERITORI Molto critico anche il Comitato No Inceneritori Terni che scrive in una nota: “La politica silente agisce al coperto della burocrazia: non rende più aperto il Consiglio comunale di mercoledì 21 perchè incapace di gestire politicamente i disastri commessi. Non sono avvezzi a sentirsi sotto pressione dei cittadini. Non sentono di dover rendere conto del ruolo subalterno che la politica si è dato rispetto agli interessi dei privati: Acea, Tozzi, Cosp”.