Ast, rsu: ”Azienda non ha voluto confronto”, Di Girolamo: ”Forte preoccupazione”

6

Ast lavoratori ingressoL’Ast sembra avviata ad una nuova stagione di tensioni. Oggi le rsu tornano sulla decisione dell’azienda di mettere in atto in modo unilaterale la riorganizzazione delle attività produttive. Nella presa di posizione odierna delle rappresentanze sindacali, sembra di poter cogliere toni meno accesi rispetto a ieri ma la sostanza non cambia: c’è una netta contrapposizione tra dirigenza e rsu stesse. Il sindaco di Terni esprime a tal proposito “forte preoccupazione”.

Le rsu del gruppo Ast “rispetto a quanto si sta determinando all’interno dell’azienda, per effetto della decisione di procedere alla nuova organizzazione del lavoro in modo unilaterale a partire dal 2 marzo 2015 ed a quanto affermato da parte dell’azienda nel comunicato allegato, credono sia doveroso informare tutti i lavoratori di quanto realmente ed inconfutabilmente sia avvenuto”.

Questa la loro ricostruzione: “Al termine delle riunioni illustrative per Ast e per SdF, Tubificio ed Aspasiel, come rsu abbiamo espresso formalmente, attraverso il comunicato del 5 febbraio il nostro complessivo parere sull’intera proposta, invitando l’azienda a rendersi disponibile a concrete modifiche, fermo restando la nostra volontà più volte manifestata, nel condividere per il bene dei lavoratori e della stessa azienda, nel rispetto di quanto concordato e sottoscritto nell’accordo del 3 dicembre al Mise, una nuova organizzazione che ne traguardi i reali obiettivi”.

Proseguono ancora: “In merito a quanto strumentalmente riferito ai lavoratori da parte dell’azienda, relativamente ad una nostra indisponibilità al confronto per i giorni 16,17 e 18 febbraio, vogliamo precisare che in tali giorni, avevamo la necessità di effettuare una riunione di tutte le rsu con la presenza delle segreterie provinciali, per un’ analisi ed una discussione approfondita dei testi al fine di poter elaborare una nostra controproposta, condivisibile e sostenibile dai lavoratori. Tale nostra necessità era stata puntualmente riferita tramite email all’azienda, la quale non ha avuto nulla da obiettare e ad ulteriore conferma, ci è stato concesso un incontro ufficiale lunedì 23 febbraio, incontro che ci ha permesso di chiarire ulteriormente aspetti di metodo e di merito relativi all’avvio delle riunioni, teniamo a precisare inoltre, che durante tale riunione l’azienda non ha fatto alcun riferimento a quei 3 giorni, ne polemiche sulle relative disponibilità”.

Infine, per le rsu “la decisione di partire in modo unilaterale, per quanto ci riguarda è scaturita dalla non volontà da parte dell’azienda ad affrontare insieme, nelle specifiche riunioni, oltre ad i semplici aspetti riguardanti i numeri del personale da ridistribuire, tutto quello che riguarda e concerne gli aspetti di sicurezza, di qualità dei prodotti, di investimenti, di professionalità, di formazione ed informazione, questioni queste che sono strettamente legate ed inerenti sia alla nuova organizzazione, sia agli aspetti condivisi nell’accordo del 3 dicembre”.

DI GIROLAMO Il sindaco Di Girolamo in una nota scrive: “Voglio esprimere forte preoccupazione per il nuovo inasprirsi dei rapporti aziendali all’interno della Ast. Dopo le lotte in difesa della competitività industriale del sito e del mantenimento dell’occupazione, che hanno portato all’accordo del 3 dicembre 2014, sono indispensabili atteggiamenti e comportamenti che siano il più possibile cooperativi per far ripartire la produzione a pieno regime, riconquistare clienti e raggiungere gli obiettivi che ci si è posti nell’accordo. Decisioni unilaterali o strappi non sono utili ad alcuno e mettono a rischio la tenuta complessiva dell’accordo ed il futuro stesso dell’impianto. Invito pertanto le parti a mettere in campo, senza indugiare, il metodo del confronto e dell’intesa che, solo, può portarci fuori da questa situazione. In caso contrario sarà inevitabile attivare il tavolo di verifica previsto dall’accordo stesso. Ma non sarà certo un buon segnale che come città nel suo complesso daremo”.

CONDIVIDI