Ast, riorganizzazione e valutazione rischi, azienda replica a rsu: ”Sdegno per accuse”

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Ast (2)All’Ast si fanno sempre più tesi i rapporti tra i sindacati e la dirigenza. Quest’ultima oggi replica alle accuse lanciate ieri dalle rsu relativamente alla mancata approvazione del documento di valutazione rischi e di altri aspetti.

In particolare l’azienda “in relazione ai contenuti del comunicato delle rsu che commenta gli esiti” della riunione di giovedì scorso, “respinge con forza tutte le criticità rilevate relativamente alla sicurezza e ribadisce che la sicurezza del lavoro rappresenta una priorità assoluta per la società, pienamente soddisfatta dalla nuova organizzazione aziendale. Questa nuova organizzazione aziendale è compatibile con il mantenimento e il miglioramento degli standard definiti dalle certificazioni internazionali, che sono indispensabili per migliorare l’immagine e la competitività aziendale”. Ast “ricorda che tali certificazioni sono peraltro parte integrante degli obiettivi stabiliti nel contratto integrativo aziendale, sottoscritto al ministero dello Sviluppo economico il 3 dicembre 2014 e successivamente approvato dal referendum dei lavoratori e conferma di stare operando per dare piena attuazione alle intese sottoscritte il 3 dicembre 2014. A questo proposito, invita tutte le parti a collaborare al rispetto degli accordi convenuti”.

Infine la dirigenza “prende atto con sdegno delle accuse avanzate dalle rsu relativamente a un presunto ‘ricatto’ circa le possibili conseguenze legate alla mancata firma dei Dvr da parte sindacale, giudica gravi e infondate queste affermazioni respingendole totalmente e si riserva di tutelarsi in tutte le opportune sedi competenti. E ricorda che la riunione convocata il 27 febbraio sul piano di produzione, a causa dell’indisponibilità di alcuni dei partecipanti, è stata aggiornata ai primi giorni di marzo”.

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