Le difficoltà finanziarie dell’Usi (ex Centro multimediale), di cui si parla da qualche tempo, sembra abbiano iniziato a produrre delle conseguenze sui lavoratori. Sono i dipendenti della Biblioteca comunale di Terni a spiegare in una lettera che due loro colleghi dell’Usi, che lavoravano proprio in Bct, “sono stati richiamati dall’azienda di provenienza in attesa di conoscere il loro destino”. E questo priva la stessa Bct di due risorse molto importanti.
La lettera firmata da “le lavoratrici ed i lavoratori della biblioteca comunale di Terni, con la solidarietà di molti dipendenti del Comune di Terni, nella quasi totalità”:
“Abbiamo aspettato un po’ per farci sentire, sperando che le cose cambiassero ma, come spesso accade, la rapidità interessa più gli eventi spiacevoli che quelli positivi. Ora siamo piuttosto certi che difficilmente i nostri ex colleghi dell’USI S.p.A. rientreranno a lavorare con noi, in biblioteca.
Due lavoratori, ognuno con mansioni diverse, gli ultimi rimasti di una folta schiera di collaboratori, erano una risorsa importante su cui il servizio bct poteva contare. Invece all’improvviso, con una semplice telefonata, anche gli ultimi rimasti sono stati richiamati dall’azienda di provenienza in attesa di conoscere il loro destino. Che fine faranno non si riesce a sapere. Alcuni di loro sono stati prontamente ricollocati, altri sono in attesa di capire quale ruolo svolgere e se continueranno a lavorare nella stessa azienda, se saranno spostati in un’altra, se finiranno in cassa integrazione o se addirittura rischieranno di perdere il posto.
C’è una “risorsa” che era diventata interna a tutti gli effetti e di cui sia la biblioteca che il Comune di Terni non potranno più beneficiare: è la regista Grazia Morace che ha documentato anni di iniziative bct e ha realizzato importanti documentari. Attraverso questi lavori, la biblioteca si è potuta far conoscere anche al di là dei confini cittadini, distinguendosi per produzioni di grande impegno che le hanno fatto vincere anche dei premi.
Ma non è solo questo. La nostra collega ha contribuito alla realizzazione di attività importanti che ora non sarà possibile produrre se non pagando consulenti esterni. Grazie al suo contributo, bct e anche altre direzioni del Comune di Terni, hanno usufruito di un supporto tecnico per le numerose iniziative. Non ci nascondiamo che già da ora si verificano disagi per i cittadini che frequentano la biblioteca.
Anche il collega Gabriele Olivieri che si occupava di tutti gli aspetti relativi alla manutenzione e alla logistica, non sarà facilmente rimpiazzabile all’interno della struttura comunale, considerando il continuo bisogno di interventi tempestivi per risolvere situazioni difficili, anche emergenziali.
Abbiamo già perso i colleghi USI che garantivano il supporto informatico, fondamentale per una struttura complessa come questa che si regge sull’uso di tecnologie per garantire i servizi, con conseguenze tangibili. Ora come possiamo fare a meno di coloro che si occupano quotidianamente di logistica e documentazione, assi fondanti delle tante iniziative che si intendono proporre in bct?
Noi non abbiamo alcun potere affinché queste persone possano riprendere la posizione che si sono guadagnati nel corso degli anni, tuttavia faremo tutto il possibile per sensibilizzare l’opinione pubblica e gli amministratori locali affinché dei lavoratori riconoscibili come parte integrante della macchina comunale, che per anni hanno speso energie a vantaggio della biblioteca e dei cittadini, abbiano qualche forma di tutela anche quando non sono inseriti nella pianta organica dell’ente”.