Edoardo Garrone, presidente del gruppo Erg che nel 2015 ha rilevato da E.On il nucleo idroelettrico di Terni (che comprende la Cascata delle Marmore), oggi è stato intervistato dal TgR. In particolare l’imprenditore si è soffermato sul rapporto con il territorio e la comunità locale, parlando della necessità di “una comunicazione trasparente e chiara su tutte le attività” per “istaurare una relazione costruttiva”. Ha inoltre annunciato interventi a favore delle iniziative culturali locali, a cominciare dalla sponsorizzazione della prossima edizione di Umbria Jazz.
Le dichiarazioni di Garrone sono state commentate dal consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati, che da tempo contesta la gestione delle multinazionali del polo idroelettrico ternano. Secondo il pentastellato, l’imprenditore non ha fornito spiegazioni sui nodi cruciali. Per Liberati Erg incasserà 100 milioni di utili all’anno mentre alla comunità locale andranno “le bricioline gettate dal balcone della Cascata delle Marmore ‘privatizzata’ e quasi sempre chiusa”.
Il comunicato di Andrea Liberati:
“Gli obiettivi dell’investimento sul Polo idroelettrico? Esclusivamente il facile lucro della rendita parassitaria, sebbene non sia mai bello da dire.
Edoardo Garrone (ERG) oggi è stato ospite in televisione (TGR RAI delle 14), senza spiegare quel che doveva: e allora ve lo diciamo noi. Saranno soltanto lui e la sua holding –la comunità locale non riceve alcun beneficio – a incassare per intero gli oltre 100 milioni di utili annui che riccamente producono le centrali idroelettriche ex ENEL, ora sotto gestione ERG.
Centrali, a suo tempo, costruite dallo Stato per un’azienda di Stato –le acciaierie- e, dal 1999, ottusamente privatizzate dai nostri governanti, autentico alto tradimento degli interessi patrii, fino al disastro odierno. I lobbisti tuttora ringraziano.
Garrone poi non spiega che Assoidroelettrica ha ignobilmente impugnato l’aumento dei canoni, finalmente imposto dalla Regione e ancora troppo scarso.
Il commendatore invece preferisce soffermarsi su futuribili “interventi culturali”, in scia a lontani ricordi di famiglia, annunciando di essere tra gli sponsor di Umbria Jazz. E allora? Questo cambia tutto? Cosa ne verrebbe alle comunità locali? Siamo all’opposto di quello spirito che dovrebbe animare benefattori e mecenati.
Da Garrone, dunque, aria superfritta: a lui i megaproventi di attività altrove detenute in mano pubblica; al popolo le bricioline gettate dal balcone della Cascata delle Marmore ‘privatizzata’ -e quasi sempre chiusa. La politica attui allora le direttive europee, rediga i bandi di gara e tagli subito la rendita parassitaria di questi signori. Si redistribuiscano gli introiti a territori maltrattati e deprivati di acqua, infrastrutture, paesaggio, aree anche duramente colpite nel loro potenziale turistico”.