Ast, possibile fusione con Tata Steel: “Subito al Mise per chiarire i piani della proprietà”

0

Acciaieria AstSembra ormai vicinissima la fusione fra la Ast Thsseyn Krupp e il gruppo indiano Tata Steel. Dell’avvicinamento fra le due parti ha dato notizia in queste ore l’agenzia Reuters e anche per questo si sta muovendo la politica nazionale. il senatore del Pd Gianluca Rossi ha scritto al presidente del Consiglio Matteo Renzi chiedendo di approfondire e vigilare sulle ripercussioni che l’Italia potrebbe patire se l’operazione andasse in porto.

“Si eviti – scrive – che l’acciaieria di Terni subisca le ripercussioni di questo patto, con conseguenze al momento imprevedibili  Terni ha già pagato il conto di compravendite malandate, subìto tagli e lunghi conflitti sociali. Non si deve fare la fine di Port Talbot, dove Tata Steel ha annunciato più di un migliaio di licenziamenti contribuendo a mettere in crisi il governo Cameron. Questo scenario è da rigettare in toto. Si manifestino chiaramente i piani di Thyssenkrupp per lo stabilimento ternano, senza lasciarci nuovamente in balìa di fumosità e dispacci di agenzia. Inoltre  sarebbe interessante capire se l’accordo riguarda stainless steel o altro. Perché, per quanto riguarda la produzione di inox, in ThyssenKrupp è rimasto solo  il sito di Terni. Il rapporto tra la città e l’acciaieria è radicato e merita rispetto, dovuto anche ai lavoratori che, nonostante le paure degli ultimi anni, continuano a garantire standard elevatissimi ed insostituibili”

Interviene anche il capogruppo a Palazzo Spada Andrea Cavicchioli: “Le ipotesi di accordi tra Thyssenkrupp e Tata Steel, le incertezze sul conseguente quadro di riferimento operativo anche per ciò che concerne l’eventuale ambito di applicazione degli stessi, tenendo conto che il sito di Terni è l’unico produttore di inox in Thyssenkrupp, impongono la fissazione dell’incontro al MISE già programma. Infatti  nell’ultimo summit al Ministero dello Sviluppo Economico coincidente con la scadenza del mandato dell’ Ad  Morselli, si era convenuto di convocare un successivo incontro con il nuovo Ad. Burelli  fra tutti i soggetti firmatari dell’accordo del 3/12/2014 per verificare l’esito degli impegni assunti da tutte le parti, le strategie della Thyssenkrupp per il sito ternano, il ruolo di Ast nell’ambito dei progetti per “l’Area di crisi complessa” anche per verticalizzazioni produttive, ricerca e sviluppo nel comparto della siderurgia e per affrontare le criticità ambientali”. “A tale proposito verranno adottate le necessarie iniziative nelle sedi istituzionali per sollecitare la convocazione dell’incontro al MISE, che appare ancor più indispensabile alla luce dei rapporti tra Thyssenkrupp e Tata Steel”

CONDIVIDI