A piedi fino a Strasburgo per diritti dei padri separati: Antonio Borromeo fa tappa a Terni, incontro M5S
Borromeo è partito il 25 aprile dalla sua città, Vasto, con l’intenzione di raggiungere la Corte Europea dei Diritti Umani di Strasburgo a piedi per manifestare il disagio dei genitori separati che a causa delle decisioni della magistratura italiana ancorata ad obsoleti cliché si ostina a non applicare quanto disposto dalla legge 54/2006 sulla disciplina dell’affido condiviso della prole. Ancora oggi, infatti, nonostante la legge sia entrata in vigore già da diversi anni, i giudici italiani optano troppo spesso per l’affido esclusivo ad uno dei due genitori, di norma la madre, relegando ai padri un ruolo marginale nella crescita e nell’educazione dei propri figli, a volte esasperando le conflittualità derivanti dalla già non facile separazione. I figli diventano così l’oggetto del contendere, o nel peggiore dei casi, di ripicche da una o ambedue le parti che non esitano ad utilizzarlo ricorrendo a volte a false accuse verso l’ex coniuge innescando un perverso meccanismo fatto di carte bollate e separazioni forzose del minore dall’altro genitore o nel peggiore dei casi l’intervento del servizio sociale. I figli pertanto vengono privati del diritto proprio di poter crescere in armonia con entrambe le figure genitoriali, dei nonni, naturalmente riconosciuti come importante risorsa, e degli altri parenti, tutti soggetti indispensabili per il loro benessere e crescita.
Sarebbero oltre 950.000 i genitori separati che possono vedere i figli solo poche ore alla settimana, 150.000 quelli che hanno addirittura perso ogni tipo di contatto, facendo diventare quei bambini “orfani di fatto”. A tutto ciò si aggiunge poi il problema della casa coniugale, che, tranne rarissimi casi, viene assegnata alla madre, anche se l’immobile è stato comprato da entrambi i genitori. A quel punto il padre deve continuare a pagare il mutuo e al tempo stesso deve passare gli alimenti. La naturale conseguenza è quella di ritrovarsi in una condizione economica alle soglie della povertà. Alcuni, quelli che possono, tornano a vivere, a 45-50 anni suonati, con i propri genitori. Altri si arrangiano, chi dormendo in auto, chi riuscendo a pagare l’affitto ma dovendo andare spesso a cena presso le mense della Caritas.
L’arrivo di Borromeo a Strasburgo è previsto per il 4 giugno, poi ripartirà in treno per Torino e da lì ricomincerà a camminare. A Genova cercherà di incontrare Fabrizio Adornato, maresciallo dell’arma dei carabinieri, che su questi problemi sta facendo lo sciopero della fame a oltranza. A Roma farà tappa davanti al Ministero della Giustizia, poi camminerà fino a Napoli, prenderà il treno per Bari per risalire a piedi la costiera adriatica fino a Vasto. E’ stato calcolato che per portare a termine l’impresa, Antonio consumerà 7 paia di scarpe.