Acciaierie di Terni di proprietà Outokumpu, forse conseguenze positive: produzione potrebbe aumentare

La fusione di Inoxum con Outokumpu è ormai una realtà. ThyssenKrupp ha confermato la vendita e il sindacato tedesco IG Metall non si è opposto. Manca l’ultimo tassello: l’approvazione delle autorità antitrust, ma anche in questo caso con buone probabilità ci sarà il via libera. L’amministratore delegato di Outokumpu, Mika Seitovirta, è assolutamente fiducioso: “Abbiamo fatto i nostri compiti a casa, siamo sicuri ce ne daranno atto”.

Sino ad oggi si è parlato di fatturato, di numeri, di complesse manovre finanziarie e del futuro degli stabilimenti tedeschi. Sull’Ast nemmeno una parola. Quali saranno allora le conseguenze di questa operazione per le acciaierie di Terni? Da quanto è possibile apprendere da alcune analisi di quotidiani tedeschi, Outokumpu ritiene il sito produttivo di Terni altamente compatibile e idoneo ad integrarsi con gli stabilimenti finlandesi di Tornio. Per entrambi potrebbe esserci un incremento di produzione. D’altra parte l’Ast può vantare impianti nuovi ed efficienti frutto di recenti investimenti pari a 500 milioni di euro.

Non dovrebbe quindi preoccupare il ridimensionamento dei posti occupazionali che intende operare la multinazionale finlandese. Outokumpu prevede infatti di tagliare 1.500 posti di lavoro (di cui 850 in Germania) sugli attuali 11.500 impiegati in Inoxum. E’ bene però precisare che siamo ancora nel campo delle ipotesi e tutte le analisi e le voci sin qui circolate dovranno trovare conferma. Domani è previsto un incontro del manager di ThyssenKrupp, Ralph Labonte con i sindacati e forse se ne saprà di più.

Volantino distribuito oggi dai sindacati ai dipendenti Ast

Nel frattempo, il segretario provinciale di Fiom Terni, Attilio Romanelli, spiega che “per ora non ci sono motivi per temere sui posti di lavoro anche perché le scelte fatte dal 2006 in poi hanno consentito all’impianto ternano di essere uno dei più efficienti in Europa, sia in quantità sia in qualità. A Terni, – continua Romanelli – oltre all’acciaio inossidabile si producono anche titanio e fucinati, ossia componenti per grandi impianti. Si tratta una lavorazione molto articolata che fa del sito di Terni uno dei luoghi piu’ importanti dell’industria europea”.

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