Affitti in nero, scoperti maxi-evasori totali: architetto di Orvieto e società immobiliare di Terni
Per quanto riguarda l’architetto di Orvieto, le fiamme gialle hanno accertato che l’uomo a fronte di un reddito dichiarato piuttosto esiguo, aveva la disponibilità di 12 immobili, tra appartamenti e villette, di metrature e comfort vari, tutti concessi in locazione. In particolare, quello che ha sorpreso i finanzieri, è il fatto che a partire dal 2008, su un totale di 17 rapporti di affitto, tre erano stati gestiti completamente in nero, quattro tramite comodato d’uso gratuito ed i restanti con contratti regolarmente registrati, i cui importi regolarmente non venivano dichiarati al fisco. Inoltre, la cerchia degli affittuari era per la maggior parte formata da inquilini stranieri; per la finanza era “categoria evidentemente preferita perché immune da sanzioni e per la grande maggioranza delle volte ignara dell’illiceità del rapporto”.
A seguito dei controlli le fiamme gialle hanno così contestato al professionista orvietano compensi incassati e non dichiarati per oltre 260 mila euro dal 2008 ad oggi, a cui si devono aggiungere le sanzioni per l’omesso pagamento dell’imposta di registro e quelle per le omesse comunicazioni di cessione di fabbricato che dovevano essere presentate fino al 2011 alla questura ed oggi all’Agenzia delle Entrate. Un obbligo, quest’ultimo, al quale devono adempiere tutti coloro che affidano la loro casa a degli inquilini, a prescindere dal tipo di contratto e dal tipo di utente. A garanzia del credito erariale è stata infine avanzata all’Agenzia delle Entrate proposta di applicazione di misure cautelari sui beni del professionista per un importo pari alla somma evasa.
A Terni invece, a realizzare la maxi-evasione sempre nel settore degli affitti, è stata una S.a.s. operante proprio nel ramo immobiliare, la cui strategia era semplice quanto remunerativa: non presentare le previste dichiarazioni. Senza alcuna complicata strategia per sfuggire al fisco, il titolare, un cinquantenne ternano, ha effettuato svariate operazioni commerciali, quali compravendite e locazioni immobiliari in diverse annualità, per lo più ad altre società, non dichiarando mai alcun ricavo. Inoltre, non ha mai assolto i previsti obblighi dichiarativi ai fini delle imposte sui redditi e dell’Irap per le annualità dal 2008 al 2013, pur assolvendo all’imposta di registro, ovviamente prevista anche per le società di capitali.
Le fiamme gialle, a seguito di ciò, hanno contestato alla società immobiliare, qualificata come evasore totale, più di 405 mila euro di elementi positivi di reddito sottratti al Fisco, più di 23 mila euro di ricavi non contabilizzati ed un’Irap di oltre 405 mila euro.