Aliquote Imu in Umbria, Terni l’alzerà dello 0,1%
Affrontiamo il discorso riguardo ai margini che le amministrazioni comunali umbre hanno sulle aliquote Imu. L’imposta prevede un’aliquota dello 0,76% che i comuni possono aumentare o diminuire sino a 0,3 punti percentuali, inoltre, possono ridurre l’aliquota base fino allo 0,4% per gli immobili locati. Queste variazioni possono risultare positive per i proprietari degli immobili se i comuni riducessero l’aliquota base, al contrario, risultare negative se aumentassero, soprattutto per le loro tasche.
In base a quanto previsto dal governo Monti, le amministrazioni comunali hanno tempo fino al 31 Marzo per adeguare l’aliquota in base alle loro esigenze. In realtà quasi tutte, hanno intenzione di adeguare l’aliquota entro Gennaio, per cominciare a lavorare con maggiore tranquillità sui bilanci comunali.
A proposito dell’aliquota Imu, il presidente di Confedilizia Umbria, Armando Fronduti, ha inviato una lettera a tutti i sindaci umbri chiedendo informazioni riguardo le loro intenzioni sulle aliquote Imu, sottolineando il problema che verrebbe a crearsi per il mercato immobiliare e per le famiglie se la loro scelta sarebbe quella di aumentarle.
La risposta non è stata delle più incoraggianti, perché la stragrande maggioranza dei primi cittadini ha intenzione di adeguare le aliquote aumentandole al massimo. Una delle poche eccezioni è il comune di Terni, che avrebbe espresso il pensiero di aumentarle solo dello 0,1%. Una notizia confortante se si pensa che gli altri comuni umbri intendono aumentare l’aliquota base fino al massimo consentito – lo 0,3% – e non diminuire al 4 per mille quella per gli immobili locati lasciandola allo 0,76%.