Amelia, morto don Pierino Gelmini, fondatore di Comunità Incontro
COMUNITA’ INCONTRO Tutto cominciò nel 1963 da un incontro casuale con Alfredo, un tossicodipendente a Roma: da qui don Pierino Gelmini ha dato vita ad una comunità con centri sparsi in tutta Italia e in diversi Paesi del mondo. “Zi prete, dammi una mano, non voglio soldi ma sto male” gli disse Alfredo in piazza Navona. Don Gelmini lo portò quindi a casa sua cominciando la sua attività di assistenza e recupero ai tossicodipendenti poi concretizzata dalla Comunità Incontro.
Don Gelmini, oltre ad essere sacerdote della Chiesa Cattolica era vescovo di quella Greco-Melichita. Nel settembre del 1979 si trasferì a Molino Silla di Amelia, una vecchia struttura diroccata all’epoca chiamata la Valle delle streghe. Con il passare degli anni don Gelmini l’ha trasformata in quella che è nota ora come “Valle della speranza”. “Io ho un sogno – ripeteva spesso don Gelmini – quello di far diventare questo posto accogliente e non un ghetto. Un posto per far stare bene i ragazzi”. La casa madre della Comunità Incontro è quindi diventata un moderno centro di accoglienza, dotato anche di strutture di assistenza sanitaria all’avanguardia.
La Comunità Incontro ha attualmente 164 sedi residenziali in Italia e 74 sedi in altri Paesi, come Spagna, Francia, Svizzera, Slovenia, Croazia, Thailandia, Bolivia, Costa Rica, Brasile, Stati Uniti (a New York) e Israele (Gerusalemme). In Italia può fare riferimento a 180 gruppi d’appoggio sparsi in tutto il Paese (impegnati anche nella lotta alle cosiddette ludopatie). Una realtà internazionale che vanta un seggio all’Onu come organizzazione non governativa oggi guidata da un comitato direttivo voluto proprio da don Gelmini. Un migliaio di ragazzi ogni anno escono dalla struttura di recupero; si stima che siano almeno 300 mila quelli passati per la Comunità Incontro.
PROCESSO PER MOLESTIE Nel 2008 don Gelmini è stato coinvolto in un’inchiesta della procura di Terni per presunte molestie sessuali nei confronti di 12 ospiti della struttura. Accuse che don Gelmini ha sempre respinto in maniera decisa rivendicando la correttezza del suo operato. Circa un anno dopo l’inizio dell’indagine don Gelmini ha chiesto ed ottenuto di essere ridotto allo stato laicale. Il processo in corso davanti al tribunale di Terni era da tempo sospeso proprio per le precarie condizioni di salute di don Gelmini. “Non è in grado di partecipare coscientemente” al processo a suo carico stabilì la perizia disposta dal tribunale di Terni. DA oltre un anno non si muoveva più dalla camera.
CIAO DON “Ciao DON!”: è la scritta che campeggia sulla homepage del sito web della Comunità Incontro, dopo la morte di don Pierino Gelmini. Sotto a una grande foto che lo ritrae sorridente e con le mani protese come in un abbraccio. Qui sotto lo screenshot:
CAMERA ARDENTE Il feretro di don Gelmini è stato vegliato per tutta la notte dai suoi collaboratori ed alcuni ospiti della Comunità Incontro di Amelia poi è stato trasferito al palazzetto della stessa comunità per la camera ardente. Il funerale si svolgerà domani alle 10.30 alla Cappellania di San Pietro Apostolo della Comunità Incontro di Amelia, sarà celebrato dal vescovo di Terni, Giuseppe Piemontese. Don Gelmini verrà quindi tumulato nel cimitero di Amelia.
BREGA Il presidente del Consiglio regionale dell’Umbra, Eros Brega, esprime la propria vicinanza e quella del Consiglio “ai familiari e a tutti i ragazzi della Comunità Incontro” per la scomparsa di Don Pierino Gelmini. “Un uomo infaticabile – scrive Brega in una nota – che non si è mai lasciato piegare dalle difficoltà, che ha speso la vita per i suoi ragazzi, la sua famiglia come li chiamava lui. Un personaggio che con il suo impegno nel sociale e nella lotta alla tossicodipendenza ha scritto una pagina importante della storia del nostro territorio e non solo”.
“È con profonda commozione – afferma ancora in una nota il presidente del Consiglio regionale – che apprendo la notizia della sua morte. Ho conosciuto don Pierino diversi anni fa. Ne ho sempre apprezzato la schiettezza e la forza del carattere, che spesso si traduceva in quella ostinazione che gli consentiva di portare a termine i progetti, anche quelli più difficili, a favore dei suoi ragazzi. Nella sua vita ne ha salvati tantissimi dalla tossicodipendenza e con molti di loro ha mantenuto rapporti di amicizia anche dopo il percorso di recupero. Di lui ricordo la capacità di dialogo con il quale sapeva toccare il cuore dei giovani, delle loro famiglie, ma anche dei politici. Memorabili le sue battaglie contro la distinzione tra droghe leggere e droghe pesanti: ‘la droga è droga, diceva, senza distinzione’. Così come ricordo il saluto, ogni 26 dicembre, ai ragazzi che, completato il programma terapeutico, tornavano alle loro famiglie”.
“Nel formulare ai familiari e a tutti i ragazzi della Comunità Incontro – conclude Brega – le sentite condoglianze e la vicinanza personale e dell’Assemblea legislativa, rivolgo un sentito abbraccio anche ai suoi stretti collaboratori, Giampaolo e Antonio su tutti, che lo hanno seguito per anni. Sono sicuro che sapranno mettere a frutto l’esempio e l’eredità spirituale lasciati da don Gelmini”.
BERLUSCONI Contatto tra Silvio Berlusconi e la Comunità Incontro della quale è sempre stato un sostenitore. L’ex premier ha espresso la propria vicinanza per la morte del fondatore don Pierino Gelmini. Berlusconi ha assicurato la propria solidarietà anche per il futuro ed ha spiegato che non potrà partecipare al funerale in programma domani.
VESCOVO PIEMONTESE “Don Pierino ha avuto un ruolo importante nel nostro tempo, una testimonianza grandissima di attenzione ai giovani e alle loro sofferenze. Tutto ciò che ha fatto ha organizzato è segno di grande amore per i giovani, tutto questo l’ha fatto come sacerdote nel nome del Signore”: così il vescovo di Terni, Narni e Amelia Giuseppe Piemontese ha ricordato il fondatore della Comunità incontro facendo visita alla camera ardente allestita a Molino Silla. Con lui il vescovo di Ascoli Piceno, Giovanni D’Ercole, amico dell’ex sacerdote.
Piemontese, che domani presiederà i funerali, ha ricordato di avere visitato don Pierino un mese fa, dopo il suo ingresso in diocesi. “L’ho trovato abbastanza vigile – ha ricordato il vescovo – abbiamo parlato un pò, lui mi ha riconosciuto. La cosa più bella è che quando parlavo di cose spirituali, di affidarsi al Signore per la malattia per la sofferenza, lui era molto attento. E alla fine ho detto: ‘adesso vogliamo pregare insieme?’. E lui: ‘certamente, sono molto contento di pregare’. Ha voluto la mia benedizione e ci siamo salutati ripromettendoci che ci saremo rivisti, ma questo non è stato possibile”.
Secondo Piemontese, don Pierino era “un personaggio, aveva i suoi modi esuberanti però nulla cambierà la sostanza di ciò che ha fatto per migliaia e migliaia di giovani delle nostre parti, dell’Italia e del mondo intero. Per il resto – ha concluso il presule – nessuno di noi può ergersi a giudice degli altri, tantomeno di don Pierino, perché il giudizio appartiene solo al Signore e noi lo affidiamo alla misericordia di Dio insieme a tutti coloro che in qualche maniera, si sono incontrati e scontrati con lui”.
FORZA ITALIA TERNI La segreteria provinciale di Terni di Forza Italia esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro. Scrivono in una nota i vertici provinciali di FI: “Una persona importante, di elevato spessore, che ha portato avanti nel corso degli anni una grande battaglia contro la tossicodipendenza, aiutando moltissimi ragazzi di tutto il mondo. ‘Don’ come lo chiamavano i ragazzi, i suoi ragazzi, che lui con questa grande opera fin dagli anni ’60 è riuscito a donargli Speranza e voglia di Vivere, allontanandoli dalla droga, passa alla storia come un Eroe che ha vinto, ed ora un Mito che rimarrà da esempio. La sua scomparsa lascia un eredità pesante, che sarà portata avanti dai suoi collaboratori, che come lui credono in questo progetto, di aiuto verso tutte quelle persone bisognose di aiuto. Un messaggio di vicinanza vogliamo esprimerlo a tutti i ragazzi della Comunità, inoltre come comitato provinciale, domani nel giorno delle esequie saremo presenti con una nostra delegazione. Grazie Don. Grazie per tutto il lavoro che hai fatto. La tua passione, la tua volontà, il tuo impegno, sarà per sempre ricordato”.