Anche Confartigianato si schiera contro gli autovelox. Ricorsi: una perizia li giudica illegittimi
In un comunicato l’organizzazione dell’artigianato di Terni si è espresso su “una questione che negli ultimi tempi ha riempito pagine dei quotidiani locali e del web, scatenando una vera e propria guerra contro le raffiche di multe giornaliere provenienti dagli autovelox posti in città. Il malcontento generale evidenzia una riflessione doverosa su dove finisce il concetto di sicurezza stradale e dove comincia invece un sistema che sembra finalizzato a far cassa nei bilanci del Comune. Siamo convinti – continua il comunicato di Confartigianato – che la sicurezza debba venire prima e che andrebbero rivisti i concetti sulla prevenzione e la sicurezza stradale. Per esempio creando più tolleranza nella rilevazione dei dati delle contravvenzioni e con il buon senso che permetterebbe di evidenziare il concetto di sicurezza, che nessuno discute, e che non rischierebbe di essere confuso come in questo caso come un metodo di guadagno ai danni degli automobilisti”.
Ci sono inoltre i primi ricorsi al Giudice di pace. Secondo il Comune sarebbero solo 73 e già 3 sarebbero stati rigettati ma non è dato conoscere su quali basi e con quali motivazioni sarebbero stati presentati questi ricorsi. L’avvocato Loris Matrella ne ha invece presentati 3 nei giorni scorsi corredati da una perizia che giudica via Alfonsine e viale dello Stadio inidonee all’installazione di autovelox. Le due strade in questione sarebbero infatti non classificabili come strade urbane di scorrimento poiché prive di alcuni requisiti: presenza di semafori in tutte le intersezioni a raso, banchine asfaltate e corsie dedicate agli autobus. Nel caso fosse accolto dal Giudice di Pace risulterebbero nulli anche i decreti del Prefetto che classificano la strada come urbana di scorrimento e su cui il comune di Terni si è basato per installare gli occhi elettronici. Si prevedono però tempi lunghi per conoscere il giudizio del tribunale.
Intanto la prossima settimana Mario Bartolini e Raffaele Ferriello, rispettivamente presidente e direttore dell’Aci di Terni avranno accesso alle cartografie tecniche per verificare l’effettiva classificazione delle strade in questione. Per i rappresentanti dell’Aci dovrebbero infatti essere classificate come strade di quartiere (nelle quali, per legge, non è possibile installare autovelox) e non strade a scorrimento.