Angelilli e Sartori presentano emendamenti al piano d’azione siderurgia e chiedono rapida vendita Ast
“Queste – spiegano – sono le priorità delle nostre proposte: tutela di un settore strategico per l’intera Unione che subisce una concorrenza asimmetrica e aggressiva da parte delle nuove potenze economiche mondiali; effettiva parità di condizioni, anche in termini di norme sociali e ambientali, per una reale reciprocità con i paesi terzi; introduzione di un marchio di qualità/certificazione a tutela delle produzioni di acciaio europee; politiche per incentivare processi di recupero degli scarti della produzione dell’acciaio; misure per i lavoratori attraverso politiche di riqualificazione, di formazione attiva e di apprendimento permanente per garantire che le competenze necessarie alla competitività del settore non vengano disperse ma tutelate e rafforzate. Inoltre – proseguono Angelilli e Sartori – abbiamo chiesto alla Commissione europea di adottare tutte le iniziative possibili per prevenire ed evitare la chiusura di stabilimenti in Europa, monitorando più efficacemente le ristrutturazioni aziendali in corso”.
“Continua, quindi, il nostro impegno in Europa per tutelare questo importante settore dell’industria europea e salvaguardare i livelli occupazionali. Pertanto – concludono la vicepresidente del parlamento europeo e la presidente della Commissione Industria – auspichiamo nuovamente una rapida soluzione delle molteplici vertenze che interessano gli stabilimenti italiani, come la questione degli stabilimenti Acciai Speciali Terni, ancora aperta ad oltre un anno dall’avvio della procedura da parte Commissione europea. Difenderemo con forza questa posizione nel corso del prossimo voto in Commissione industria e successivamente nella sessione plenaria del Parlamento europeo”.
Commissione sicurezza. Sempre in merito all’Ast, mercoledì scorso si sono incontrati la Commissione sicurezza delle Rsu, il Coordinatore di sito e le varie strutture aziendali preposte, per analizzare ed approfondire le questioni che interessano gli impianti termici dell’intero stabilimento.
Nel corso della riunione rispetto alle domande poste dalla Commissione sicurezza, le strutture aziendali hanno chiarito quanto è stato fatto in passato e quanto si sta facendo per continuare a garantire il normale e corretto funzionamento del sistema, funzionamento tra l’altro mai stato oggetto di irregolarità. Nel merito quest’ultime, hanno assicurato alla Commissione il totale funzionamento di tutte le caldaie dello stabilimento, che alimentano riscaldamento e produzione di acqua calda, rendendo noto anche degli specifici controlli che in questo ultimo periodo sono stati fatti, e sono tutt’ora in corso, da parte di Asl, enti comunali preposti e vigili del fuoco.
La Commissione sicurezza nel corso della riunione ha inoltre ribadito con forza l’importanza, in un momento così particolare e delicato per effetto di quanto la vicenda della vendita Ast sta generando, delle relazioni sindacali e della assoluta necessità di non dare in alcun modo segnali di un abbassamento della guardia rispetto a tutte le questioni di ambiente e sicurezza, che interessano i lavoratori e l’azienda stessa. La Commissione sicurezza, rispetto a quanto descritto sopra, ha registrato da parte dell’azienda la volontà e l’impegno a proseguire nella direzione della trasparenza, della correttezza e della funzionalità nell’interesse di tutti.