Araba Fenice, domenica ritorna a Terni il pianista Bruno Canino: duo con Giraud
Domenica 22 febbraio alle 17.30 al Gazzoli, all’interno del cartellone della 18esima Stagione Concertistica dell’Associazione Araba Fenice, Bruno Canino siederà accanto al pianista parigino Bertrand Giraud con il quale ha creato un Duo di pianoforte a quattro mani che da alcuni anni ha ottenuto ampi successi di critica e pubblico in tutta Europa, grazie all’affiatamento e dall’unione della visione e interpretazione musicale oltre che dallo spirito affine nella scelta dei programmi.
Come molti sanno Bruno Canino ha suonato con alcuni tra i più grandi esecutori della storia del novecento come Accardo, Ughi, Amoyal, Itzahk Perlman e Krylov. Si è dedicato in modo particolare alla musica contemporanea, lavorando, fra gli altri, con Pierre Boulez, Luciano Berio, Karl-Heinz Stockhausen, Georgy Ligeti, Bruno Maderna, Luigi Nono, Sylvano Bussotti, di cui spesso ha eseguito opere in prima esecuzione.
Ha suonato sotto la direzione di Abbado, Muti, Chailly, Sawallisch, Berio, Boulez, con Orchestre come La Filarmonica della Scala, Santa Cecilia, Berliner Philarmoniker, New York Philarmonia, Philadelphia Orchestra, Orchestre National de France.
Dalla sua Bertrand Giraud ha vinto Concorso Flame e lo Chopin Piano Competition in Texas; si è esibito non solo in tutta Europa, ma anche nelle Americhe, Giappone, Corea, Singapore, Taiwan e Thailandia. Affermato solista, ha collaborato con numerose orchestre Filarmoniche Lodz, Lublin Philharmonic, Orchestra Sinfonica du Sodre, Orchestre provinciale de Rosario. Nel 2000, ha fatto il suo debutto a New York, città dove è ora invitato regolarmente. Si è esibito per France Musiques, così come per la tv americana, italiana e tailandese.
A Terni intraprenderanno un viaggio toccando inizialmente le sponde sonore del romanticismo tedesco con la sensibilità di Schubert con la Sonata Gran Duo in do maggiore fatta di semplicità melodiche, dissonanze e passaggi percussivi scritta in un periodo felicissimo del compositore. Per proseguire affrontando il gusto francese raffinato di Maurice Ravel e il suo “Ma mère l’Oye” opera scritta traendo ispirazione dalle fiabe francesi del XVII secolo, quelle di Perrault, della contessa d’Aulnoy e di Marie Leprince de Beaumont. Nel loro percorso Canino-Giraud affronterannoi “Tre pezzi in forma di pera” del sorprendente Eric Satie, uno dei personaggi più pittoreschi, enigmatici e mordaci della storia della musica del novecento. I tre pezzi in forma di pera seguono lo spirito bizzarro e dissacrante di Satie che visse gran parte della sua vita nella splendida Parigi.
Infine il Duo canino-Giraud faranno approdo in una terra nuova con Emmanuel Chabrier e la sua “parodia” ai temi del Tristano e Isotta di Wagner con una vera e trascinante quadriglia titolata “Souvenir de Munich”, in cui Chabrier mise in evidenza quello che lui credeva fosse la musica un po’ troppo pedissequa e pomposa del genio di Bayreuth.