Ast, domani Commissione Ue vara piano azione per siderurgia. Delegazione Terni a Strasburgo
I principali contenuti del piano Ue per l’acciaio sono stati anticipati oggi ai microfoni della Rai dal vicepresidente dell’esecutivo comunitario, il quale ha ricordato che la crisi del settore è caratterizzata da un surplus di capacità produttiva superiore ai 13 milioni di tonnellate. Un problema che colpisce direttamente o indirettamente circa 500 siti produttivi sparsi in 23 Paesi Ue dove già stati persi oltre 40.000 posti di lavoro e gli occupati sono così scesi a 360.000 unità.
Tajani ha ricordato che gli anni ’70 – quando sotto l’ombrello della Ceca (Comunità del carbone e dell’acciao) venne predisposto il piano Davignon per la riduzione della capacità produttiva del settore – sono ormai lontani, così come non paragonabili sono gli strumenti che possono essere messi in campo. Ma nonostante questo la Commissione è decisa a compiere “un’azione forte” attraverso il piano che sarà varato domani e che si articola su sei pilastri (oltre a quelli già citati, uno snellimento del quadro normativo, interventi per la riduzione del costo dell’energia, maggiore attenzione all’ambiente), una dozzina di raccomandazioni agli stati membri e la richiesta di intervento della Bei. In questo contesto, ha assicurato Tajani, il Fondo sociale europeo si potrà utilizzare per la riqualificazione dei lavoratori e altre risorse europee saranno rese disponibili per la tutela della salute degli addetti ai lavori anche nell’ambito della ristrutturazione dell’Ilva.