Ast, dopo vendita Vdm sindacati chiedono incontro urgente al ministero
L’incontro, dicono i sindacati, è ancora più necessario “in considerazione della ferma volontà, da parte del management di Ast, di non voler ripristinare le corrette relazioni sindacali. Ciò è dimostrabile dall’improvviso sottrarsi, in sede locale, al confronto sulle tematiche dell’accordo stesso”. E’ da febbraio, infatti, che le segreterie provinciali non hanno più un confronto con l’amministratore delegato dell’acciaieria Lucia Morselli.
Nella nota che nei giorni scorsi aveva annunciato la vendita di Vdm, ThyssenKrupp aveva evidenziato di aver sempre sottolineato di non avere intenzione di mantenere le due società del gruppo nel medio-lungo periodo. Insomma, Tk ribadisce che, più o meno a breve, sarà ceduta anche Ast. E questa volta il rischio che finisca nelle mani di un fondo speculativo sembra più concreto.
Fim Cisl intanto esprime preoccupazione anche sui risvolti immediati che la vendita di Vdm potrebbe avere per l’acciaieria di Terni, in particolare sul fronte del titanio e ritiene che il sito ternano “debba attrezzarsi il più velocemente possibile per non perdere questo business sicuramente di nicchia ma dall’elevato valore aggiunto”.