Ast, Governo convoca incontro a Roma senza sindacati. Sciopero contro incertezze sito
All’incontro, richiesto nei giorni scorsi dalle istituzioni umbre, sono stati invitati il sindaco, Leopoldo Di Girolamo, il presidente della Provincia, Feliciano Polli, la presidente della Regione, Catiuscia Marini, l’amministratore delegato di Thyssen Krupp, Heinrich Hiesinger, e il ministro per lo Sviluppo economico, Federica Guidi. L’amministrazione comunale esprime “soddisfazione per la tempestiva risposta del Governo alle richieste della comunità ternana e umbra, con l’obiettivo di far chiarezza sul futuro delle acciaierie”.
All’incontro non sono però stati convocati i sindacati. Proprio su questo polemizza la Fiom di Terni: “E’ inaccettabile escludere i sindacati dal confronto con Thyssen Krupp”. Il sindacato sottolinea – in una nota – che non accetterà di venire coinvolto “solo e soltanto quando le questioni diventeranno spinose e sarà richiesto, alle organizzazioni sindacali tutte, di gestire fasi delicate che richiederanno ulteriori sacrifici”.
Intanto in fabbrica è in corso lo sciopero di due ore, ogni fine turno, programmato per oggi e domani dalle Rsu di stabilimento per protesta contro “la situazione di incertezza in cui versa il sito”, in particolare riguardo a problematiche relative, tra le altre cose, a turni di lavoro, riorganizzazione interna, premi di produzione e fermate degli impianti.
Secondo la Fiom continuano ad essere troppe le problematiche e gli interrogativi legati alla strategia industriale di Tk, che alimentano “tutte le nostre preoccupazioni e che lasciano presagire un silenzioso indebolimento del sito produttivo ternano”. Nello specifico, sono queste le criticità che hanno portato le Rsu ad indire lo sciopero:
- Azioni provocatorie che vanno dalla richiesta continua di riduzione turni e organici sul Caldo a nuove organizzazioni di reparto mai concordate con azioni intimidatorie e scorrette da parte dei responsabili delle Aree Pix e Pra.
- Fermate impiantistiche che penalizzano una parte di lavoratori senza una gestione partecipata ed obiettiva ricercata di continuo dalla RSU, colpendo in modo pesante il salario dei Lavoratori e svolgendo manutenzioni occulte.
- Il non equo riconoscimento dei premi nonostante i sacrifici dei lavoratori, che con organici ridotti, hanno aumentato la produttività degli impianti arrivando anche a permettere record di spedito.
- Riconoscimenti professionali concordati e non elargiti dall’Azienda.
- Totale incertezza per la fermata estiva dello Stabilimento e la evidente messa in discussione del piano ferie dei Lavoratori.