Ast, incontro ad Morselli e ministro Guidi: sospesi licenziamenti ma ”condanna violenze a Terni”
In una nota del Mise è scritto: “Il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi ha incontrato questa mattina l’amministratore delegato della Acciai Speciali Terni (ThyssenKrupp), Lucia Morselli, per un esame della grave situazione che si è determinata nelle ultime ore. Il Ministro, condannando in modo netto ogni atto di violenza accaduto nello stabilimento di Terni, ha confermato all’amministratore delegato la convocazione per il giorno 4 settembre 2014 del tavolo di confronto (già concordato anche con le organizzazioni sindacali), sul piano industriale illustrato dall’azienda nelle scorse settimane”.
“L’amministratore delegato ha accolto la richiesta del Ministro – prosegue il comunicato – di sospendere nel frattempo gli atti unilaterali riguardanti la contrattazione aziendale e l’annunciata procedura di mobilità”. Il ministro Guidi ha preso atto dell’impegno ed ha auspicato ”che si ricostituisca un clima di generale confronto proficuo tra tutte le parti coinvolte ed invita le organizzazioni sindacali e le istituzioni territoriali a contribuire fattivamente affinché ciò avvenga”.
SINDACATI La decisione dell’ad di Ast Lucia Morselli di sospendere gli atti unilaterali e i licenziamenti, accettando di incontrare il 4 settembre i sindacati, è “un fatto positivo e un primo risultato della straordinaria mobilitazione messa in atto dai lavoratori e dai sindacati in questi giorni”. A dirlo in una nota sono i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, Mario Bravi, Ulderico Sbarra e Claudio Bendini, secondo i quali l’atto della dirigente è comunque di per sé “non sufficiente ad offrire le necessarie garanzie per il futuro di Ast”.
Vista la delicatezza della vicenda non solo a livello occupazionale, ma anche per l’ordine pubblico e la ricaduta sociale, i tre sindacati sollecitano quindi “dopo il primo intervento tampone del ministro Guidi, un’azione più incisiva e complessiva del governo, tesa a ricomporre nel giusto ambito la trattativa sindacale e rimuovere le posizioni oltranziste messe in campo dall’azienda”. In particolare viene rivolto un appello direttamente al presidente del Consiglio Matteo Renzi.