Ast, lavoratori pessimisti ma non rassegnati, 24esimo giorno di sciopero
C’è invece rabbia nei confronti di chi chiede di interrompere lo sciopero. Particolarmente criticata è Confindustria: giovedì sera il presidente degli industriali ternani aveva sostenuto che “questa protesta rischia di produrre danni incalcolabili” ed aveva rivolto un appello: “Tornare subito al lavoro”. Una posizione ritenuta inaccettabile dai lavoratori. Il giorno seguente è arrivato un analogo appello da Confartigianato Terni, anche questo giudicato negativamente. Solo una ristretta minoranza degli operai inizia a nutrire dubbi sull’utilità dello sciopero ad oltranza, la maggioranza non mostra segni di cedimento.
Di certo sarà sciopero fino a martedì 18, data in cui è in programma l’incontro decisivo al Mise: secondo le previsioni, azienda e sindacati dovrebbero raggiungere un accordo. Se così dovesse essere, il giorno seguente saranno proprio i lavoratori, in assemblea, a doversi esprimere su quell’accordo. E giudicheranno sulla base delle garanzie che l’azienda metterà in campo: garanzie soprattutto sui livelli produttivi e sul mantenimento di entrambi i forni fusori. Ci si attende anche il ripristino (almeno parziale) del contratto integrativo che è stato azzerato unilateralmente dall’azienda (una perdita media di 200 euro a busta paga che i lavoratori hanno già “sperimentato” ad ottobre).