Ast, Marini: ”Incontro non è propaganda”, Cecconi: ”Bugie e pericoloso gioco delle parti”
MARINI Ieri la Marini ha controreplicato così: “Non c’è assolutamente alcun intento propagandistico, ne tantomeno di speculazione politica nella convocazione dell’incontro con le organizzazioni sindacali a Temi per la giornata di martedì, 26 maggio, per affrontare le questioni relative all’Ast. Lo stesso incontro è stato formalmente richiesto alla presidente della Regione ed al sindaco di Terni dalle organizzazioni sindacali, e da tenersi con la massima urgenza. L’incontro era stato già convocato in altra data e successivamente, sempre su richiesta dei sindacati, rinviato. Si precisa che tali attività rientrano nella piena legittimità delle funzioni istituzionali della presidente della Regione Umbria”.
CECCONI La risposta di Marco Cecconi: “Magari adesso a Palazzo Donini proveranno a dare la colpa ad una segretaria distratta: ma se, lunedì mattina 25 maggio, i sindacati non hanno ancora ricevuto nessun invito a partecipare all’incontro con la Marini a Palazzo Spada in programma per martedì 26 (incontro fra l’altro anticipato in pompa magna ai media già da venerdì 22), è difficile fugare il sospetto che l’annuncio postumo della loro convocazione sia nient’altro che una bugia bella e buona….: la verità è che, a cinque giorni dal voto, la Presidente uscente della Regione cercava di dare un segnale qualunque di attenzione pre-elettorale alle vicende dell’AST, che finora le avevano procurato un grande imbarazzo. E solo ora, a scoppio ritardato, dopo aver parlato in partenza di una riunione a due (Regione-Sindaco) che ha giustamente suscitato parecchio scandalo, ci viene a dire di aver invitato quei sindacati che, invece, fino a questo momento, non ne sanno un bel nulla…
‘Niente di propagandistico’, ‘nessuna speculazione politica’, si è affrettata a chiarire la Marini… Ma andiamo…! E allora perché questo incontro non l’ha organizzato a febbraio, quando le è stato chiesto a gran voce?
Fra tutte le bugie contenute nel comunicato di replica della Marini, forse la più insopportabile è comunque la terza: quella che ci ha propinato pretendendo di rubricare l’appuntamento di martedì 26 non solo come estraneo alla campagna elettorale ma addirittura ricompreso nella “piena legittimità delle sue funzioni istituzionali”. Ma perché, presidente Marini, accogliere la richiesta di dibattito avanzato ben 4 mesi fa da un organo più che istituzionale come il Consiglio comunale di Terni non sarebbe stato suo dovere? Venire a riferire all’assemblea elettiva della città quello che la Regione aveva fatto o non fatto per rispettare, per parte propria, gli accordi romani sull’AST del dicembre scorso (monitoraggio sul rispetto dei patti, ambiente, energia, infrastrutture, indotto), non era forse un suo preciso e inderogabile obbligo istituzionale?
Intanto – mentre la città assiste disgustata a questa manfrina – nel gioco delle parti tra partiti, istituzioni, ministre che fanno coppia fissa con l’Ad dell’AST, scorie, rinvii, diffide e candidati, sulla fabbrica di viale Brin pende il rischio di un effetto domino che, dopo l’aut aut della Provincia (della serie, anche le pulci c’hanno la tosse), potrebbe portare alla chiusura delle lavorazioni a caldo semplicemente perché non si trova il verso di smaltirne i rifiuti… La Morselli ringrazia. E la Marini magari, presa da troppe “funzioni istituzionali”, neanche s’è accorta di quello che andavano facendo altre istituzioni della sua stessa parrocchia.
Venga pure a Terni martedì. L’aspettiamo. Del resto, Terni è o non è – come recita lo slogan del PD per le regionali – ‘di casa in Umbria’…?”.
CECCOTTI Anche Giovanni Ceccotti, candidato nella Lista civica Cambiare in Umbria con Ricci, e da tempo impegnato per la trasformazione di Ast in una public company, nei giorni scorsi aveva fortemente criticato l’incontro annunciato da Marini. In una nota aveva scritto: “Con riferimento alla pericolosa situazione in cui si sta venendo a trovare l’AST, principale azienda di Terni e del CentroItalia, e le aziende dell’indotto, anche a causa delle contrastanti e contraddittorie azioni e dichiarazioni dell’attuale governatrice della Regione Umbria, considerato che il governo nazionale fa riferimento al suo stesso partito e che dal dicembre 2014 abbiamo richiesto all’allora sottosegretario alla presidenza Del Rio di prendere una posizione chiara a supporto dell’accordo “elettorale” sottoscritto per AST, che tale richiesta è stata tempestivamente inoltrata anche all’attuale sottosegretario De Vincenti, riteniamo opportuno che la governatrice sospenda fino al 31 maggio ulteriori iniziative elettorali in contrasto con il bene della città di Terni e dell’AST, lasciando al Governo ed al nuovo Governatore Regionale il compito di risolvere la vertenza in corso, visto che ormai mancano pochi giorni.
Riteniamo che si debba evitare di paventare fantomatiche e ridicole riunioni a ridosso delle elezioni, per far finta di fare cose che non sono state fatte in tutti questi mesi. Se così non fosse la invitiamo a lasciare spazio a chi vuol lavorare concretamente per risolvere i problemi, in quanto è evidente che coloro che non sono riusciti a tenere la regione su un binario soddisfacente e che in questi anni non hanno saputo difendere le sorti dei cittadini umbri, difficilmente sapranno e riusciranno a farlo in futuro.
Ci dica invece delle trattative in corso per la cessione di AST ed i tempi ed i modi di vendita e quali ulteriori tagli si andranno ad apportare alla già disastrata situazione occupazionale umbra. Dica in questi ultimi giorni tutta la verità; meglio una brutta verità, almeno una volta”.