Ast, Renzi: ”Molto preoccupato. Parti troppo lontane, continuiamo a lavorarci”
Secondo il premier “ci sono tre mesi davanti di discussione, cercheremo la ragionevolezza. Continuiamo a lavorarci con Delrio e Guidi”. Il problema è che si teme l’azienda possa inviare già nelle prossime ore le lettere di messa in mobilità.
Certo è che il Governo – con Renzi in prima persona – ha fallito completamento l’operazione. Questa mattina lo ammette chiaramente la Uilm che definisce ”insufficiente il testo di mediazione del Governo”. Per il segretario nazionale Mario Ghini “nel testo proposto dal Governo non sono state accolte le richieste delle organizzazioni sindacali, in particolare sul costo del lavoro e sul numero degli esuberi. E’ inaccettabile la clausola che prevede già da ora il licenziamento dell’eventuale residuo di esuberi dopo i 24 mesi di cassa integrazione straordinaria. Anche sui volumi ed investimenti si è continuato a far riferimento al piano del 17 luglio che lo stesso Governo aveva ritenuto non condivisibile. Come Uilm e insieme agli altri sindacati abbiamo, quindi, ritenuto insufficiente il testo del Governo”.
SERRACCHIANI Il vicesegretario del Pd, Debora Serracchiani, nella conferenza stampa al termine della riunione della segreteria al Nazareno, ha dichiarato: “Oggi potrebbero partire le lettere di licenziamento per oltre 500 lavoratori delle acciaierie di Terni. Il sito però ha tutte le condizioni per continuare a produrre: il governo non mollerà, continuerà la trattativa per portare a casa il risultato”. Così il vicesegretario del Pd Debora Serracchiani, in conferenza stampa al termine della riunione della segreteria al Nazareno.
DEL RIO Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, in conferenza stampa a Palazzo Chigi, ha detto: “Sono reduce da una trattativa andata male, ma non abbandoniamo e continueremo a insistere”.