Ast, Renzi: ”Si sta aprendo spiraglio positivo. Problemi creati da Ue”
Renzi utilizza quindi la vicenda dell’Ast per alimentare lo scontro con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker che va avanti da diversi giorni. Lo fa ricordando la disastrosa bocciatura dell’antitrust europeo all’acquisizione di Inoxum da parte di Outokumpu che aveva costretto Thyssenkrupp a riprendersi l’Ast. Se non fosse arrivata quella scellerata decisione dell’antitrust, oggi Ast sarebbe di proprietà della multinazionale finlandese che aveva in programma di puntare sull’asse Terni-Tornio (mentre avrebbe dismesso le acciaierie tedesche di Bochum e Krefeld).
Sembra passato un secolo dalle dichiarazioni del glaciale manager di Outokumpu, Mika Seitovirta, che per l’Ast prometteva aumenti dei livelli della produzione a caldo. Oggi, a dispetto dell’ottimismo dei rappresentanti del Governo, il comparto a caldo rischia invece di sparire in modo analogo con cui dieci anni fa è stato azzerata la produzione del magnetico.