Ast, riorganizzazione, rsu: ”Ecco le criticità che mettono a rischio sicurezza lavoratori”
Tra i problemi riscontrati dalle rsu, ci sono rotoli di acciaio che non si trovano in sicurezza, c’è il mancato affiancamento di lavoratori che così non avrebbero ricevuto un’adeguata formazione, c’è lo spostamento di figure professionali in altri reparti, c’è la mancanza di telecamere, l’assenza di protezione ad alcuni impianti ed altre “pericolose anomalie”. Quello delle rsu è quindi un elenco piuttosto dettagliato di criticità che complessivamente somiglia ad un vero e proprio allarme-sicurezza.
Spiegano le rsu che questa mattina, insieme ai rls, hanno effettuato un “sopralluogo nel reparto Pix2” e, “nonostante le sollecitazioni fatte nei giorni precedenti alle strutture interne, è stata riscontrata una evidente difficoltà nell’evacuazione dei coils (rotoli di acciaio ndr) dal reparto. Abbiamo infatti verificato numerosi coils fuori dagli idonei stalli, principalmente nelle campate Lac4 e Lac10, registrando di fatto, potenziali rischi per la sicurezza”.
Ed a proposito del Lac10, le rsu spiegano anche che “stiamo approfondendo come avviene l’utilizzo del personale in quanto ci risulta che la tanto sbandierata formazione da parte dell’azienda, si possa riassumere nel far firmare ai lavoratori in un registro, di aver eseguito un affiancamento che in realtà non lo è, poiché utilizzati nell’effettiva mansione di operatori”. Un accusa decisamente forte, a cui le rsu aggiungono: “Tra l’altro si segnala una concreta e reale difficoltà durante l’operatività per consentire agli operatori di effettuare la spettante pausa ristoro” e per le rsu è un ulteriore conferma “che l’unità in più non può e non deve essere tolta”.
Accusano ancora le rsu che sempre nella stessa area “l’azienda ha iniziato a procedere allo spostamento interno di figure professionali, tolte da un impianto verso altri, rischiando a nostro avviso, oltre a più rischi di sicurezza, una possibile perdita produttiva e qualitativa, dell’impianto stesso”.
I problemi segnalati dai rappresentanti dei lavoratori non finiscono qua: “Nell’area Lac, zona Aspi abbiamo riscontrato unitamente al capo servizio e al Rspp diverse importanti anomalie che si sostanziano nella mancanza di telecamere, nella non corretta ed idonea presenza di balaustre e nel non corretto o assente funzionamento dei sistemi di sicurezza e arresto dei cancelletti di zona, tutte questioni queste che generano condizioni potenziali di pericolo per tutti i lavoratori. A tal proposito c’è l’impegno del capo servizio, all’immediato ripristino, ancora una volta, solo dopo l’intervento delle rsu”.
Sempre durante il sopralluogo in zona Aspi “sono state inoltre riscontrate pericolose anomalie, relative a lamiere mancanti e pericolanti e ad interi lucernai dai quali sono già caduti i vetri. In seguito al confronto avvenuto con il capo servizio, affermiamo che nell’area Aspi non è per noi sufficiente operare con le unità definite dall’azienda, che tra l’altro come in alcuni casi ci è stato riferito, si rischiano rallentamenti e possibili fermate a discapito della produttività, della qualità e del ritorno economico per l’azienda. Noi pensiamo – concludono le rsu – che così strutturati, inevitabilmente l’azienda sarà costretta a ricorrere in modo massiccio a straordinari ed inoltre a chiedere il supporto in diverse fasi operative a lavoratori che svolgono altre mansioni”.
Aggiornamento ore 20,50: Domani alle ore 17 si svolgerà l’atteso confronto tra rsu e vertici dell’Ast per discutere del programma di riorganizzazione dell’acciaieria. La convocazione per i coordinatori delle rsu, che da giorni contestano l’attivazione unilaterale del riassetto, è arrivata oggi. All’incontro dovrebbe partecipare anche l’ad Lucia Morselli.