Ast, sindacati e istituzioni: ”Serve azione forte”. Europarlamentare M5S chiede intervento Ue
SINDACATI Ieri Cgil, Cisl e Uil provinciali e regionali, metalmeccanici di Terni e Rsu di Ast, hanno incontrato il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Vincenzo Riommi e il presidente della Provincia Feliciano Polli. A loro hanno ribadito che è necessario riavviare la discussione con ThyssenKrupp “sulla base di un vero piano industriale”.
I sindacati hanno ribadito alle istituzioni locali la necessità di coinvolgere il governo nazionale, chiamato a sua volta a sollecitare un intervento dell’Unione europea, affinché la vertenza Ast, “che ha una chiara valenza nazionale ed europea, sia affrontata e risolta ai livelli che le competono”. Intanto, i metalmeccanici ternani e le rsu, dopo la settimana di scioperi con assemblee in corso, stanno predisponendo un nuovo calendario di iniziative di mobilitazione che verrà reso noto nei prossimi giorni.
EUROPARLAMENTERA M5S L’europarlamentare M5S, Laura Agea, ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea in cui chiede il diretto intervento della stessa.
Scrive Agea: “La Commissione europea deve intervenire nei confronti di Thyssenkrupp e del suo piano industriale. Il piano illustrato da Thyssenkrupp al Governo italiano prevede tagli al personale per circa 550 unità e la chiusura di un forno fusorio: un ulteriore ridimensionamento del sito che impedirebbe alle acciaierie di Terni di essere il quarto grande competitor a livello europeo nella produzione di acciai speciali. Insieme a Tornio in Finlandia, le acciaierie di Terni rappresentano un’eccellenza in Europa per capacità produttiva e qualità dei prodotti, grazie soprattutto all’integrazione dei comparti produttivi. Il danno causato da un taglio simile (livelli produttivi dimezzati e taglio occupazionale di circa il 20% dei lavoratori) va nella direzione completamente opposta rispetto a quella indicata dalla Commissione che invece ne raccomandava la conservazione della competitività.
Se il piano industriale della multinazionale tedesca fosse stato presentato all’atto della riacquisizione (come per le manifestazioni di interesse precedenti) e non dopo quattro mesi, non avrebbe avuto i requisiti per un parere favorevole da parte dell’Antitrust. Ora, a cose fatte, ThyssenKrupp si permette di imporre ad un intero paese un ‘prendere o lasciare’ inaccettabile.
E’ necessario che la Commissione europea intervenga immediatamente al fine di impedire l’opera di smantellamento delle acciaierie umbre. La Commissione faccia sentire la sua voce affinché la ristrutturazione dell’azienda non passi attraverso il depotenziamento del sito e la perdita di posti di lavoro. L’Europa dimostri che vuole veramente la crescita e lo sviluppo di tutti i Paesi membri. Non è possibile che l’Antitrust (che dovrebbe garantire concorrenza e correttezza) si muova solo quando c’è da difendere gli interessi della Germania e se ne lavi le mani quando invece di mezzo c’è l’Italia. Il Movimento Cinque Stelle presenta un’interrogazione urgente per far luce e attirare l’attenzione intorno alla vicenda delle acciaierie ternane al fine di attivare tutti i processi possibili all’interno dell’Unione europea. Vogliamo scongiurare questo disastro”.