Ast, Tajani risponde alla vice presidente Angelilli: ”La Commissione Ue vigilerà”

Non ci sono novità nella risposta della Commissione europea, per conto del vice presidente Antonio Tajani, alla domande poste dalla vice presidente del Parlamento europeo, Roberta Angelilli, contenute nell’ultima interrogazione presentata all’organo comunitario.

Nel dettaglio la vice presidente, in merito ad un’ulteriore proroga da parte della Commissione delle attività dell’Ast, evidenziava “la preoccupazione che suscitano nell’industria siderurgica europea le notizie riportate dalla stampa della volontà di Outokumpu di effettuare un ulteriore taglio dei posti di lavoro di altre mille unità in Finlandia e in Germania, oltre ai 2.500 già previsti”. Per quanto riguarda l’Ast di Terni, durante l´incontro con le parti sociali e le istituzioni umbre avvenuto a Strasburgo lo scorso giugno 2013, “il Commissario Almunia aveva escluso la possibilità di concedere ulteriori proroghe precisando che, trascorso il termine assegnato, la Commissione avrebbe nominato un garante al fine di sovraintendere in maniera imparziale alla vendita. Il Parlamento europeo già nella sua risoluzione del 13 dicembre 2012 sull’industria siderurgica dell’UE, aveva chiesto alla Commissione di monitorare da vicino gli sviluppi negli stabilimenti di Terni, proprio per tutelare la loro integrità e la  loro competitività nel panorama europeo e internazionale”.

“Premesso che – continua l’Angelilli nell’interrogazione – la Commissione ha sempre affermato che il suo operato era volto ad assicurare la sostenibilità economica e la competitività delle Ast Terni, può la stessa Commissione far sapere:

Le risposte della Commissione, attraverso il suo vice presidente Tajani, non hanno portato novità. “Nel giugno 2013 – riferisce Tajani – è stato presentato un piano d’azione  per l’industria siderurgica europea, inteso ad aiutare questo settore ad affrontare le sfide odierne e porre le basi per la competitività futura promuovendo l’innovazione e creando crescita e occupazione. La Commissione è a conoscenza del fatto che Outokumpu sottolinea la necessità di adottare ulteriori misure sul fronte dell’occupazione per conseguire il risanamento finanziario. La Commissione non può intervenire nelle attività economiche di investitori privati”.

Inoltre – continua Tajani – la Commissione non può commentare i dettagli della procedura di cessione o la tempistica specifica. Una panoramica delle procedure e delle principali fasi del processo di cessione sono disponibili negli impegni nella causa M.6471 Outokumpu/Inoxum  e nella comunicazione della Commissione sulle misure correttive. L’idoneità dei potenziali acquirenti si basa sui seguenti punti:

La Commissione – conclude il vice presidente – sta monitorando attentamente il processo di cessione, tramite riunioni regolari con le diverse parti interessate, e continuerà a prendere tutte le misure necessarie per tutelare la redditività e la competitività di Acciai Speciali Terni”.

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