Ast, Tk concede 3 mesi per le trattative. ”Tagli al costo del lavoro ma anche investimenti”

Nel primo pomeriggio arriva l’annuncio a sorpresa: “Ast valuterà ora la possibilità di avviare una ulteriore fase di negoziati nell’ambito di una nuova procedura di mobilità. Questa procedura prevede una serie di incontri in sede sindacale ed in sede ministeriale della durata di circa tre mesi. Ast, consapevole delle implicazioni per i dipendenti e per l’indotto, auspica vivamente che tale fase negoziale si possa concludere con un positivo accordo fra le parti”. Thyssenkrupp concede quindi una inaspettata proroga di tre mesi per giungere ad un accordo sul piano industriale delle acciaierie di Terni. Nel frattempo conferma anche che, almeno fino al prossimo incontro al Mise in programma per martedì, le procedure di mobilità restano sospese.

Nel suo comunicato l’azienda scrive che “nonostante gli approfonditi colloqui” e nonostante “gli sforzi compiuti da tutte le parti, in questa fase iniziale dei negoziati non è stato possibile raggiungere un accordo sulla conduzione comune della ristrutturazione di Ast”. L’azienda scrive anche che l’obiettivo del piano industriale predisposto è “quello di rafforzare la posizione dell’azienda quale player di riferimento sul mercato europeo dell’inox”. Viene poi ribadito che il piano prevede una riduzione di costi per 100 milioni di euro (compresa la riduzione del costo del lavoro), “a fronte di un rilevante piano di investimenti”.

Nel corso della trattativa al Mise, spiega l’azienda che “rispetto a quanto proposto nella formulazione iniziale del piano e con l’obiettivo di mitigare gli effetti negativi sull’occupazione, Ast ha proposto una forte riduzione del numero di esuberi inizialmente previsti, a fronte di un contenimento generale delle retribuzioni medie”. Viene inoltre specificato che il piano di investimenti così come proposto da Ast prevede interventi per l’efficientamento e l’ammodernamento del sito industriale di Terni, il trasferimento di una linea a freddo da Torino a Terni e la conservazione delle capacita produttive degli impianti “nel rispetto delle norme più stringenti di sicurezza e protezione dell’ambiente”.

Nel comunicato Ast auspica infine è che questa seconda fase di negoziati “si possa concludere con un positivo accordo fra le parti”.

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