Ast Tk Terni, senatore Lucidi interroga ministro Poletti: “Risposte sull’amianto”
Mentre ci si interroga sul futuro della Thyssenkrupp Ast, dopo che il tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico ha lasciato speranze (che hanno generato reazioni ottimistiche da parte delle istituzioni) ma soprattutto dubbi, torna alla ribalta una vecchia vicenda tornata di attualità: quella dell’amianto all’interno dello stabilimento. Il senatore umbro del M5S Stefano Lucidi ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Giuliano Poletti in merito ai “motivi per cui non furono riconosciute le agevolazioni di Legge agli esposti amianto delle Acciaierie di Terni”.
La questione era stata sollevata lo scorso gennaio dal consigliere regionale M5S Andrea Liberati parlando di un retroscena sulla vertenza del 2014 e denunciando la presenza di amianto.
“Dalle notizie in nostro possesso – scrive Lucidi – sembrerebbe che ci fosse già un accordo nel 2014 mediante il quale 290 lavoratori delle acciaierie ternane avrebbero visti riconosciuti i loro diritti. Un accordo già siglato dal Ministro Poletti, ma al quale non è stato date seguito. Ci sono alcuni aspetti molto gravi in questa vicenda. In primo luogo i lavoratori non hanno avuto un riconoscimento dei loro diritti; in secondo luogo non dimentichiamo che parallelamente si svolgevano le trattative per l’applicazione del Piano Industriale Morselli che prevedeva un esubero di circa 500 persone, e quindi riteniamo che questi avrebbero dovuto essere non due percorsi paralleli ma convergenti verso una soluzione non penalizzante per i lavoratori e per l’azienda, ma di tutela delle persone e della loro salute. Una delle richieste infatti è capire se ci sono ancora lavoratori esposti all’amianto in azienda e se siano stati valutati i risultati dello studio sentieri effettuato dal Ministero della Salute”.
“Da ultimo – prosegue il senatore – appare ancor più evidente che la città di Terni si trovi un vicolo cieco politico. Non solo il Partito Democratico scollegato completamente dall’azione di Governo; non solo una amministrazione distante oramai anche dai movimenti che l’hanno sostenuta durante le scorse elezioni, ma ora anche una rappresentanza sindacale inefficace e non attenta. Ricordiamo se ce ne fosse bisogno che Terni può vantare la segretaria nazionale dello S.P.I. CGIL il Sindacato Nazionale Pensionati tale Lucia Rossi, dirigente apicale nazionale. A che servono queste poltrone? Quali interessi andiamo a difendere a Roma? I lavoratori ternani attendono risposte”.