Autovelox, Aci su multe: ”Assurdo, Terni sta diventando barzelletta d’Italia. Comune fa solo cassa”
I due rappresentati, per fare il punto sulla situazione sui due apparecchi per il controllo elettronico della velocità di via Alfonsine e di viale dello Stadio. “Continuiamo a reagire contro l’atteggiamento dell’amministrazione – hanno detto – perché riteniamo di estrema gravità che l’80% delle 29.293 sanzioni emesse fino a marzo siano state erogate a persone che procedevano a meno di 60 chilometri orari. E’ una situazione assurda che dimostra che l’obiettivo dell’amministrazione non è quello di prevenire gli incidenti ma di trovare i fondi necessari al pareggio di bilancio”. Per questo Bartolini e Ferriello chiedono che “almeno il 50% degli introiti delle multe venga reinvestito nel settore della sicurezza stradale”.
I due responsabili dell’Aci hanno ricordato di aver preso parte, il 19 aprile scorso, a un incontro con il sindaco Di Girolamo, il vicesindaco Paci e l’assessore alla Viabilità Bencivenga. “A più di un mese dall’incontro con l’amministrazione comunale – hanno sottolineato – ancora non è stato dato seguito all’impegno preso dal sindaco di avviare una verifica tecnica e una politica sugli autovelox, chiediamo che la questione venga finalmente affrontata anche in consiglio comunale”.
In particolare l’Aci chiede che venga fornita la documentazione che attesta “l’inquadramento formale delle due strade in cui sono stati posizionati gli autovelox, alla quale da tempo è stato chiesto accesso, per verificare che queste strade siano effettivamente classificate ad alto scorrimento oppure sia soltanto un’interpretazione del Comune”. Infine l’Aci chiede la realizzazione di un piano intercomunale per la sicurezza stradale, come già si sta facendo con i Comuni di Orvieto, Narni e Amelia. “Tutti questi aspetti – hanno concluso Bartolini e Ferriello – sono stati evidenziati al prefetto Vittorio Saladino nel corso di un incontro che si è tenuto martedì”.
La conferenza stampa di oggi è stata anche l’occasione per l’Aci di ricordare l’iniziativa nazionale dello “Sciopero della benzina” in programma il 6 giugno prossimo. “Invitiamo anche gli automobilisti della nostra provincia – ha detto Bartolini – a rifiutarsi di fare rifornimento in quella giornata per segnalare una situazione che, visti i numerosi rincari, sta diventando insopportabile e rappresenta un danno serio alla qualità della vita dei cittadini, per i quali l’automobile è diventato ormai un bene indispensabile”.