Autovelox, continua la protesta: il ”popolo delle macchinette” chiama Striscia e lancia una raccolta firme
Francesco Bartoli, presidente Confcommercio-Fipe di Terni e fondatore del gruppo, in un comunicato rilancia: “Dopo aver appreso la notizia che anche l’Aci dopo la Federconsumatori ha confermato le evidenti ragioni di illegittimità delle multe elevate dai due autovelox posti in viale dello Stadio e in Viale Alfonsine, i cittadini uniti nel gruppo spontaneo di protesta nato su Facebook denominato BASTA CON GLI AUTOVELOX ARIDATECE I SOLDI DELLE MULTE !!! che nel frattempo stanno raggiungendo la soglia programmata di 10.000 iscritti , si stanno mobilitando per aumentare l’attenzione dell’opinione pubblica su questa causa. Per prima cosa è stato chiesto l’intervento di Striscia la Notizia e delle Iene denunciando l’illegittimità dell’azione dell’amministrazione con centinaia di richieste di aiuto inviate alla redazione di Mediaset”.
Sta inoltre per partire una petizione: “Per poter raccogliere anche la protesta di quei cittadini che non hanno Facebook si sta programmando una raccolta di firme in tutta la Città con punti raccolta in alcuni negozi in collaborazione con le associazioni dei consumatori, raccolta di firme che verrà presentata al Sindaco con una richiesta di annullamento totale delle multe elevate dai due autovelox”.
Bartoli segala inoltre che “si iniziano a vedere in città le prime macchine con i cartelli irridenti ‘Benvenuti a Terni città degli autovelox’ e sono allo studio altre forme di protesta che irrideranno l’amministrazione comunale e i suoi componenti anche in considerazione dell’atteggiamento arrogante assunto fin’ora dall’amministrazione stessa”.
Infine non è risparmiata una critica alle parti sociali: “In tutta questa mobilitazione suona sempre più stridente il silenzio delle organizzazioni di categoria dei commercianti, artigiani, imprenditori, e dei sindacati, organizzazioni sempre pronte a difendere i diritti dei propri associati ma quando si tratta di schierarsi contro l’amministrazione comunale si astengono sempre e qualcuno dovrà spiegare il perché”.