Castelli da favola – Re Artù per un giorno (2° parte)
Tra sogni bavaresi dirottati in Portogallo, malinconie del conte Dracula, principesse più reali che fiabesche e insospettabili case di bambola, continua la nostra ricognizione dei castelli d’ Europa.
PALACIO NACIONAL DE PENA, SINTRA (PORTOGALLO)
Domina il paesaggio di Sintra con la sua colorata mole dalle mille forme, una vera esplosione di fantasia. Fu commissionato nel 1840 da Ferdinando di Sassonia Coburgo – Gotha, che chiese all’ architetto Von Eschwege una follia in stile “manuelino – bavarese“. Anche se non conosci questo stile architettonico, capirai subito che di follia (di quella buona) il palazzo ne contiene molta. L’ interno non delude le attese, tra traboccanti porcellane Meissen, mobili progettati da Eiffel e affreschi a trompe l’ oeil. Insomma, quella che si dice un’ umile dimora. A suggellare il legame tra arte e morte, tipico di ogni eccesso estetico, il bassorilievo della sala da tè, che raffigura una terribile epidemia di colera.
CHATEAU DE PEYREPERTUSE, LANGUEDOC – ROUSSILLON (FRANCIA)
Circondato da scoscese pareti rocciose alte centinaia di metri, è il più grande e imponente tra le fortificazioni che un tempo sorgevano lungo il confine tra Francia e Aragona. Per quattro secoli, a partire dal 1258, protesse il confine con la Spagna e i sonni dei Luigi gigliati. Anche nelle giornate meno limpide lo sguardo spazia sul territorio circostante, almeno fino alla sentinella successiva, il Castello di Quéribus, a 5 km in linea retta verso est.
CASTELLO CORVINO, HUNEDOARA (ROMANIA)
Transilvania, ma il conte Dracula non c’entra. Questo castello non è il suo, anche se la fortezza Corvina potrebbe strappare a Bran il titolo di “(falso) castello di Dracula” più suggestivo della regione. Il ponte levatoio conduce a tre colossali torri in pietra che sovrastano le impetuose acque di un fiume. L’ imponente complesso fortificato rappresenta un simbolo del dominio ungherese, fatto che contribuì a renderlo piuttosto impopolare all ‘epoca del regime di Ceauşescu. Oggi, però, il dittatore non c’è più, ma il castello è ancora lì.
EGESKOV SLOT (DANIMARCA)
In una terra dove regine e principesse prosperano felici, anche se non sempre in castelli incantati, quello di Egeskov può essere il simbolo dell’ immaginario fiabesco di ogni viaggiatore. Per trovarlo devi fare un salto sull’ isola di Fyn, perfettamente collegata da ponti e strade allo Jutland e allo Zealand. Fu costruito nel 1554 utilizzando come fondamenta migliaia di tronchi di quercia posti in posizione eretta. Da non perdere, nel castello, il Palazzo di Titania, un’ incredibile casa di bambola straripante di opere d’ arte in miniatura.
CASTELLO DI MALBORK (POLONIA)
Re di tutte le roccaforti polacche, questo splendido edificio dichiarato dall’ UNESCO Patrimonio dell’ Umanità è uno splendido esempio della classica fortezza medievale, nonché il castello gotico più grande d’ Europa. Malbork può essere tranquillamente visitata con una gita in giornata da Danzica, ma merita passare qui qualche giorno per assaporare l’ atmosfera della cittadina, sempre sotto il segno dell’ imponente maniero.
Fonte: Lonely Planet