Centrale biogas Montecchio: ”No” dei senatori Idv che interrogano i ministri Clini e Barca
L’INIZIO DELLA VICENDA. Il primo ad aver avuto dubbi in merito alla centrale è stato il consigliere provinciale del Pd e capogruppo di “Uniti per Guardea”, Giampiero Lattanzi,che ha presentato un’interrogazione presso il Comune e la Provincia elencando i motivi per cui la centrale non dovrebbe essere realizzata. Successivamente, sulla stessa linea di pensiero del consigliere, si è esposto sulla vicenda anche il capogruppo di “Insieme per Montecchio”, Giuseppe Laudi, che come Lattanzi ha denunciato le varie problematiche inerenti la realizzazione della centrale. Oltre ai due politici, contro l’impianto si sono formati vari comitati cittadini, che stanno cercando di scongiurare in tutti i modi il suo sorgere contestando il primo cittadino di Montecchio, David Lisei, che più volte a respinto le accuse al mittente difendendo a spadatratta la nuova centrale.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE. Ora, in soccorso dei politici locali e dei comitati dei cittadini arriva l’interrogazione presentata in Parlamento dal senatore dell’Italia dei Valori, Elio Lanutti, e sottoscritta da altri senatori di partito come Carlino, Musi, Giambrone, Caligiuri, Gramazio, Di Nardo, Pedica, Sbarbati, Bianchi e Peterlini. Nel dettaglio l’interrogazione, indirizzata al ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca e al ministro dell’Ambiente, Corrado Clini si evidenziano ai due membri di Governo le problematiche inerenti la centrale avanzate già da Lattanzi e Laudi. In breve, per i parlamentari firmatari, i problemi che scaturirebbero dalla realizzazione della centrale a biogas sono prettamente di tipo economico ed ambientale. Economico per la presenza in quell’area di attività di ristorazione, artigianali e produzione alimentare che potrebbero essere danneggiate nella loro produzione dalle esalazioni rilasciate dalla centrale, in quanto per produrre energia utilizza residui organici provenienti da rifiuti, vegetali in decomposizione, carcasse in putrescenza, liquami zootecnici o fanghi di depurazione, scarti dell’agro-industria. Ambientale perchè l’area interessata alla costruzione dell’impianto si trova a due passi dall’oasi faunistica e floristica di Alviano, perchè c’è la presenza di acquedotti del Sii con il rischio di inquinamento delle falde acquifere, ed infine l’iquinamento scaturito dal continuo passaggio di autocarri utilizzati per il trasporto dei residui organici alla centrale (ne occorrono 600 chilogrammi al giorno per una centrale da un megawatt come quella di Montecchio) resi necessari dal fatto che nella zona non esiste alcuna attività agricola inerente alla società che vuole realizzare la centrale.
IL DIRIGENTE CONTESTATO. Inoltre, con l’interrogazione, i senatori chiedono un chiarimento circa il ruolo che nella vicenda ha ricoperto il responsabile dell’Area tecnico-urbanistica del Comune di Montecchio, Giancarlo Ranicchi, e il motivo per cui sia stata autorizzata la costruzione dell’impianto senza consultare il consiglio comunale e senza la partecipazione dei cittadini. Soprattutto, sempre in merito alla figura di Ranicchi, i senatori dell’Idv chiedono lumi: come è stato possibile aver dato una simile responsabilità ad una persona in passato coinvolta nello scandalo dei contratti derivati? Il riferimento riguarda un episodio che ha coinvolto Ranicchi quando ricopriva la carica di segretario comunale di Baschi: la sottoscrizione di contratti swap che hanno generato ingenti danni economici alle casse comunali, poi quantificati dalla Corte dei Conti in 260 mila euro cui lo stesso Ranicchi, ancora oggi, deve risarcire nella misura del 70%.
INTERROGAZIONE PARLAMENTARE SENATORI IDV SULLA CENTRALE A BIOGAS DI MONTECCHIO