Chiude il Caffè Rendez-Vous, il proprietario: ”Non solo crisi, penalizzati anche da ztl”
“Questo momento così sfavorevole non mi permette più di andare avanti”, riferisce Paoletti che poi prosegue ammettendo di non essere stato in grado di adeguarsi ad alcune logiche: “Ammetto la mia incapacità come imprenditore, sono convinto che per farlo occorre essere in un altro modo, occorre essere spietati ed io non lo sono. Ecco, dopo otto anni di duro lavoro, mi rendo conto di non essere riuscito a fare l’imprenditore”.
Addio Rendez Vous: colpa, senza ombra di dubbio, della crisi che non consente di pagare canoni elevati, ma Paoletti punta il dito anche contro l’amministrazione comunale per la gestione della ztl, a suo parere uno principali motivi che hanno portato le attività commerciali del centro storico condizioni moribonde: “Questo è un momento duro per tutti, un momento che non permette canoni elevati, così non ci sono più le possibilità di andare avanti. Inoltre, devo anche aggiungere che la ztl ha assolutamente agevolato questa situazione. In pochi mesi ci si ritrova con le spalle al muro. Ho deciso di andarmene da questa città, anzi, dall’Italia”.
Una realtà, quella del Caffè Rendez-Vous che per anni, oltre ad accompagnare le mattinate, i pomeriggi e le serate dei cittadini ternani, ha dato lavoro a molte persone. Nell’attuale, ormai vecchia, gestione erano dieci i dipendenti che di punto in bianco si ritrovano senza occupazione e stipendio, costretti ad una disperata ricerca di un nuovo posto. L’ultimo sfogo di Paoletti: “Non siamo tutelati; è giusto che venga tutelato l’operaio in crisi ma la stessa cosa dovrebbe essere per un datore di lavoro strozzato”.
Il Rendez-Vous è chiuso a tempo indeterminato e potrà riaprire solo se un nuovo gestore deciderà di investire nello storico locale di piazza San Francesco. Sembra proprio un arrivederci ad un tempo molto lontano.
La chiusura del Rendez-Vous ha generato un dibattito su ZTL: qui articolo e sondaggio