Cittadinanza onoraria di Amelia, Terni e Narni per l’arcivescovo Paglia: 12 anni da protagonista
L’arcivescovo Vincenzo Paglia ha ricevuto ieri la cittadinanza onoraria di Terni e Narni in due distinte cerimonie che hanno avuto luogo nelle rispettive sale consiliari dei due Comuni, dopo aver ricevuto già l’altro ieri quella del Comune di Amelia. Unanime il messaggio d’augurio e di ringraziamenti da parte delle istituzioni, che non hanno mancato di sottolineare il profondo impegno civile e umanitario di Paglia durante i suoi dodici anni di vescovato. Paglia lascia ora la guida della diocesi poiché richiamato a Roma dal Papa per ricoprire il ruolo di presidente del Pontificio consiglio per la famiglia.
Nella cerimonia di Terni, alla presenza del rettore dell’Università di Perugia Francesco Bistoni, della presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, del presidente della Provincia di Terni Feliciano Polli e di tante altre personalità politiche e militari, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo ha rinnovato tutta la sua stima: “Ha sposato la città, l’ha eletta a famiglia. Le sue omelie rappresentano una guida, uno stimolo, a fare meglio. In nome del suo amore vero per Terni invitava noi istituzioni a fare di più, a mettere la faccia per le esigenze della comunità. Attraverso la sua attenzione per i lavoratori ha valorizzato il lavoro come elemento fondamentale della persona, perché da lì dipende la sua autonomia e la sua dignità; la solidarietà verso chi ha più bisogno, con il Fondo di solidarietà e la mensa per i poveri; l’accoglienza e l’aiuto agli immigrati, in un’ottica di dialogo tra i popoli e le religioni, uno dei tratti distintivi dell’intera vita religiosa di Don Paglia. E’ stato un grande onore averlo vicino e con noi”.
Molto calorosa la risposta del vescovo: “Non è facile trattenere l’emozione in questo momento, ho amato e continuo ad amare Terni, e anche l’Umbria. Non ho mai concepito la mia fede come un ufficio, ma come un impegno per il bene della città, mi sono occupato con grande passione di tutti i campo non per potere, ma per amore, senza porre limiti né alle sollecitazioni né alla dialettica. Sono con una sola moglie, una sola sposa, una sola famiglia: la nostra. Ho inteso il mio servizio con la passione che San Valentino ha vissuto, volevo che la dimensione dell’amore splendesse alta. Spero di averne seminato nel cuore di tutti voi.”
Parole di riconoscenza anche dal sindaco di Narni Francesco De Rebotti: “Grazie alle sue qualità spirituali, culturali ed umane Don Vincenzo è stato una grande guida religiosa: sempre vicino ai deboli, capace di cogliere le dinamiche del nostro territorio riuscendo ad essere un continuo stimolo. Un punto di riferimento fondamentale, per aver favorito una crescita morale e culturale che vogliamo continuare a diffondere.”
Non sono mancate però le obiezioni al conferimento della cittadinanza: alcuni componenti del consiglio comunale di Narni hanno deciso di non presentarsi alla cerimonia citando diversi motivi. Federico Novelli, capogruppo del Partito Socialista ha condannato lo “spiccato interventismo in campo politico-istituzionale” del vescovo mentre Gianni Daniele (lista Tutti Per Narni) e Gian Carlo Marcotulli (lista Marcotulli Sindaco), hanno avanzato dubbi sulla legittimità e sul merito dell’assegnazione.
Le motivazioni ufficiali del conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Terni:
“La giunta comunale preso atto della proposta del sindaco senatore Leopoldo Di Girolamo di procedere al conferimento della cittadinanza onoraria del Comune di Terni a S.E. monsignor Vincenzo Paglia. La cittadinanza onoraria conferita a S.E. monsignor Vincenzo Paglia è l’espressione della gratitudine a chi è stato, e tuttora è, preziosa guida spirituale, vicino ai deboli ed ai sofferenti, testimone e costruttore di unità, pace e fratellanza sull’esempio di San Valentino, cittadino e vescovo di Terni. Egli ha esercitato il proprio apostolato accanto alle istituzioni civili ma sempre nel profondo rispetto delle reciproche vocazioni al servizio della comunità locale, della quale ha profondamente compreso in tutti gli ambiti – dal lavoro alla famiglia, dall’economia alla politica, dal mondo giovanile a quello degli anziani – non soltanto le problematiche, ma soprattutto le potenzialità, le speranze e le prospettive. E’ il ringraziamento sincero per aver favorito la crescita morale, civile, culturale della città, fondata sugli ideali della pace, della solidarietà, del dialogo tra culture, popoli e fedi diverse, valori che società civile e comunità religiosa condividono nella precisa e forte consapevolezza del loro essere imprescindibili per la convivenza e, ancor prima, l’umana sopravvivenza. La cittadinanza onoraria rappresenta altresì l’impegno diretto della municipalità ternana affinché questi princìpi, saldamente radicati nella propria storia e nelle proprie tradizioni, siano affermati con sempre maggior forza. Delibera di conferire a S.E. monsignor Vincenzo Paglia, per le motivazioni addotte, la cittadinanza onoraria di Terni”.