Comitato No Inceneritori Terni organizza convegno su diossine da incenerimento rifiuti e salute
Il Comitato No Inceneritori afferma che “sembra incredibile che a distanza di più di un mese ARPA non abbia ancora risposto pubblicamente alla lettera aperta con cui chiedevamo spiegazioni sulla totale assenza di campionamenti in continuo delle diossine emesse dall’inceneritore di ACEA, a parte quelli periodici previsti dall’autorizzazione integrata ambientale su cui, per quanto ci riguarda, andrebbe aperta una procedura di annullamento. L’attuale piano di monitoraggio infatti sembra un insulto alla città, poiché le emissioni di diossine e polveri sottili sono completamente tagliate fuori, pur essendo i tipici prodotti dell’incenerimento e dei nuovi filtri”.
Per il Comitato “si preferisce decantare classifiche nazionali sulla qualità della vita a Terni, come ha recitato il sindaco qualche mese fa in Consiglio, e di contro non porre qui e ora un piano di monitoraggio delle esposizioni che dia la reale entità del danno ambientale che anni di incenerimento ed emissioni industriali hanno contribuito a creare. Sarà ora che venga data una risposta scientificamente valida alla infinita sequela di neoplasie, tra qui quelle neonatali, che ci troviamo a soffrire come cittadini”.
Dure critiche sono indirizzate all’assessore Bencivenga: “Del resto vale la pena sottolineare che una Amministrazione che ha ancora il coraggio di lasciare al suo posto un assessore all’ambiente che non si è mai espresso in merito all’incenerimento e alla sua inopportunità nella conca, evidenzia la sua reale natura di braccio politico di interessi economici enormi come quelli di ACEA in cui le nomine politiche sono ancora determinanti”.
“Così mentre l’amministrazione tace sul tema delle esposizioni a sostanze cancerogene, mostra la sua peggiore faccia nel non esigere l’immediato smantellamento del secondo inceneritore Printer, spera in una vitoria del centro-sinistra a Roma per poter rientrare di nuovo come maggioranza nel cda di ACEA, i cittadini costruiscono momenti di alto profilo scientifico per accrescere la conoscenza e la consapevolezza su temi che riguardano direttamente la loro vita e il futuro davvero sostenibile della città. Siamo convinti – conclude il Comitato No Inceneritori – della necessità di costruire di forme popolari di controllo dal basso, insieme a medici e tecnici, ed azzerare così la distanza oggi abissale tra cittadini e conoscenza delle condizioni ambientali in cui vivono. Invitiamo a venire ad ascoltare il sindaco, l’assessore all’ambiente, l’ARPA. Chissà che non serva anche a loro.