Confimpresa: ”Comune di Terni dichiari stato di crisi del commercio e detassi commercianti”
Nella lettera indirizzata al primo cittadino, Bartoli torna anche a criticare il degrado in piazza del Mercato e segnala che “un locale precedentemente adibito a punto vendita di frutta e verdura è da mesi in uno stato di completo abbandono con rifiuti di vario genere che fanno capolino fino al marciapiede visto che il locale è sprovvisto di vetrina (l’ultima moda dei negozi gestiti da extracomunitari è infatti quella di togliere le vetrine ai locali ma è possibile tutto ciò? in questo modo gli animali passano tra le serrande quando i negozi sono chiusi con la merce in bella vista!) lasciando la possibilità ad animali di ogni tipo di soggiornare indisturbati all’interno passando facilmente fra le larghe sbarre della cancellata”. L’esponente di Confimpresa chiede che il Comune intervenga ma che il proprietario del negozio non sia multato “visto che la sua amministrazione da anni tiene la struttura prospiciente dell’ex Mercato coperto in un’analogo stato di abbandono , e quindi gli extracomunitari che gestivano il punto vendita sono sicuramente stati indotti in errore considerando del tutto normale e lecito lasciare rifiuti di ogni tipo nel loro locale una volta dismesso”.
La lettera di Francesco Bartoli indirizzata al sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo:
Sig Sindaco, come promesso nella conferenza stampa del 05.06.2012 le invio questa proposta, la prima di una serie di proposte che le invierò con cadenza mensile fino alla fine della sua amministrazione.
Queste proposte le invierò direttamente a Lei per rispondere alle sue basse insinuazioni contenute nel suo comunicato stampa del 30.05.2013 di essere solo un’agitatore di turno interessato solo a fare attacchi immotivati a Lei e alla sua Giunta.
Nei giorni scorsi avevamo lanciato l’ennesimo grido di allarme (quelli che Lei ama definire attacchi immotivati) sulla crisi del Commercio, in particolare riferita al centro storico di Terni, e sulla totale assenza di attività organizzate dal comune per rivitalizzare il centro cittadino con la conferma che anche quest’anno la città di Terni si caratterizzerà per essere l’unica fra le città umbre a non avere un programma di eventi degno di tale nome, sottolineando che il raffronto con altri comuni ben più piccoli e meno importanti è veramente pietoso.
Avevamo accompagnato il nostro comunicato con un servizio fotografico con una trentina di foto che sono state pubblicate su alcune pagine di Facebook, che documentano senza ombra di dubbio la crisi che sta colpendo il centro di Terni, una volta tanto decantato come il più grande centro commerciale naturale del centro Italia.
Le vie una volta considerate le più appetibili sia dagli investitori immobiliari sia dagli operatori economici per avviare nuove attività oggi si presentano con una sequenza interminabile di serrande abbassate, queste foto sono state viste, condivise e commentate migliaia di persone sul social network (alleghiamo i dati insight di una delle pagine di facebook dove sono state pubblicate e dove si evince una portata di oltre 14.000 visualizzazioni) e praticamente tutti concordano sul fatto che rimanere immobili ad aspettare ulteriori chiusure senza fare nulla dando la colpa di tutto alla crisi mondiale sarebbe oltreché un errore una grave responsabilità che le verrà sempre addebitata a Lei e alla sua giunta.
Per questo oggi sono a chiederle degli interventi straordinari contro la crisi del Commercio, serve una terapia d’urto, dei palliativi non avrebbero senso, il centro storico è come un malato colpito da Infarto serve un defibrillatore ed intervenire d’urgenza un aspirina non basta Lei che è medico capirà.
Ecco una proposta di Confimpresa che sottopongo alla sua attenzione:
1. SIA DICHIARATO LO STATO DI CRISI DEL COMMERCIO NEL CENTRO STORICO DI TERNI E SIA CONSIDERATO COME UN’AREA SVANTAGGIATA IN DECLINO
L’area del centro di Terni ricompresa nell’attuale Z.T.L., vista la perseveranza della sua giunta a non ascoltare le tante richieste per una sua riapertura parziale, stante il fatto che è sicuramente penalizzata da questi provvedimenti restrittivi del traffico sia defiscalizzata, eliminando o riducendo al minimo i vari tributi comunali che gravano sugli immobili a destinazione commerciale : TARES, TOSAP, ICA ed IMU per il 2013 ed il 2014 . Poi la nuova giunta che subentrerà a quella attuale a seguito delle nuove elezioni comunali del 2014 deciderà il da farsi alla luce di eventuali condizioni economiche più favorevoli o in base ad un nuovo progetto di rilancio del centro storico.
In questo modo gli operatori economici del centro titolari di attività riceverebbero un aiuto immediato e concreto contro le difficoltà della crisi, ed i locali del centro sfitti potrebbero diventare più appetibili rispetto a quelli di altre zone della città, e soprattutto non sarebbero posti in condizione di affrontare la concorrenza dei centri commerciali in modo impari.
2. ESTENDERE LA DEFISCALIZZAZIONE A TUTTE LE VIE DEL CENTRO CHE PRESENTANO SEGNI EVIDENTI DI DEGRADO E DI CHIUSURE DI ESERCIZI COMMERCIALI.
Oltre all’area individuata dalla Zona a Traffico Limitato i provvedimenti di defiscalizzazione devono essere estesi anche a tutte quelle vie che pur essendo vie principali della Città e storicamente vocate al commercio con una diffusa presenza di esercizi commerciali , ad oggi non hanno quei servizi essenziali per lo sviluppo del commercio, per cui le tasse sopra menzionate andrebbero pagate.
Prendiamo ad esempio la TARES (“Tassa Rifiuti E Servizi”, più propriamente “Tributo comunale sui rifiuti e sui servizi”) è un tributo in tema di gestione dei rifiuti introdotta dal Decreto Legge 6 dicembre 2011 n. 206 (c.d. “decreto salva italia”) e convertita con Legge 22 dicembre 2011 n. 214, in sostituzione della Tariffa di igiene ambientale (TIA). Il nuovo tributo è in vigore dal 1º gennaio 2013 e consiste in un’imposta basata sulla superficie dell’immobile di riferimento, il numero dei residenti, l’uso, la produzione media dei rifiuti ed altri parametri ed ha come obiettivo la copertura economica per intero del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti del comune e dovrà finanziare anche i “servizi indivisibili” forniti dall’ente locale come l’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la polizia locale, le aree verdi.
Ci riferiamo per esempio a via Cesare Battisti, Via Mazzini, Piazza Buozzi, luoghi dove l’inefficienza dell’amministrazione Comunale, il degrado urbano l’assenza cronica di parcheggi per i clienti stanno trasformando queste vie da vie principali per lo shopping a vie secondarie in progressivo declino .
E’ notizia di questi giorni che l’Asm la società partecipata del comune incaricata di gestire i servizi di riscossione della TIA e del servizio di raccolta dei rifiuti ha presentato Il conto consuntivo del 2012 con un saldo positivo di 907 mila euro. Non ci venga a dire che queste proposte non sono possibili perché non ci sono i soldi!! Le risorse ci sono basta trovare la volontà politica per attuare proposte che diano un nuovo impulso al commercio perché i lavoratori di questo comparto hanno le stesse esigenze ed aspettative dei lavoratori delle fabbriche Ternane
3. ESENZIONE DELLA TOSAP PER I PUBLICI ESERCIZI CHE INTENDANO ASSUMERE UN DIPENDENTE A TEMPO PIENO PER ALMENO SEI MESI.
Siamo a conoscenza che quest’anno molti pubblici esercizi hanno ridotto od omesso di richiedere l’occupazione di suolo pubblico per allestire un servizio di somministrazione all’aperto con tavoli e sedie anche in zone periferiche o limitrofe al centro della Città , per i costi insostenibili a cui questa tassa è arrivata. La conseguenza diretta è stata la mancata assunzione di molti lavoratori stagionali che in estate trovavano lavoro appunto per svolgere tali mansioni . Questa proposta annunciata a Lei direttamente in occasione della sua presenza al Terni City Forum è ancora attuabile ed in particolare per la prossima stagione potrebbe costituire una spinta allo sviluppo di tali attività , oltre a rendere la città più viva ed accogliente.
Spero questa volta di ricevere un suo riscontro o quanto meno un parere su queste proposte costruttive fatte da un cittadino a cui sta a cuore il futuro della propria città . Per me infatti La Terni che Vorrei è una Città che accoglie nel suo Centro i cittadini e li invita a vivere il cuore pulsante della città, rendendolo ospitale. Il centro deve tornare ad essere vivo e rivitalizzato, con la collaborazione di tutti, abitanti ,operatori ed Amministrazione Comunale.
Anche questa volta daremo notizia di queste nostre proposte pubblicando delle foto emblematiche dello stato di degrado in cui versa la nostra amata Città . In particolare segnaliamo ancora una volta lo stato di degrado in cui versa P.zza del Mercato dove un locale precedentemente adibito a punto vendita di frutta e verdura è da mesi in uno stato di completo abbandono con rifiuti di vario genere che fanno capolino fino al marciapiede visto che il locale è sprovvisto di vetrina (l’ultima moda dei negozi gestiti da extracomunitari è infatti quella di togliere le vetrine ai locali ma è possibile tutto ciò ? in questo modo gli animali passano tra le serrande quando i negozi sono chiusi con la merce in bella vista!!) lasciando la possibilità ad animali di ogni tipo di soggiornare indisturbati all’interno passando facilmente fra le larghe sbarre della cancellata.
A tal fine le chiediamo con lettera a parte indirizzata anche al responsabile dell’ufficio ambiente del comune di inviare una diffida ad adempiere al proprietario dei locali in modo che si attivi entro 30 giorni per bonificare il tutto . Le chiediamo comunque di non elevare al proprietario nessuna multa da parte dell’amministrazione comunale , visto che la SUA amministrazione da anni tiene la struttura prospiciente dell’ex Mercato coperto in un’analogo stato di abbandono , e quindi gli extracomunitari che gestivano il punto vendita sono sicuramente stati indotti in errore considerando del tutto normale e lecito lasciare rifiuti di ogni tipo nel loro locale una volta dismesso .
Ci chiediamo come mai in questi mesi nessun vigile urbano si è accorto di tale situazione e perché non si sia attivato segnalandola agli uffici competenti .
Non ha senso progettare un piano di marketing per attirare visitatori nel centro della Città di Terni se il degrado urbano è a questi livelli e nessuno fa niente per eliminarlo.
Confimpresa continuerà ad agire da semplificatore, creando un dialogo propositivo, fattivo e continuativo con la cittadinanza e con tutti gli operatori del centro storico, nella speranza che queste nostre proposte trovino degli interlocutori nell’amministrazione Comunale interessati al futuro della Città e non ai rumors relativi alle proliferazioni di liste civiche per le prossime elezioni amministrative.